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Valle Olona | 29 giugno 2024, 14:55

“Morire di carcere ”: «Negli ultimi due giorni ci sono stati altri tre suicidi»

Alla Valle di Ezechiele si è tenuta una serata per parlare delle problematiche degli istituti di detenzione organizzata dalla Camera Penale di Busto Arsizio: «Eravamo in piazza San Giovanni due giorni fa ed era 45. Io credo che questo sia l’esempio e l’esemplificazione di quanto sia drammatica la situazione in questo momento»

“Morire di carcere ”: «Negli ultimi due giorni ci sono stati altri tre suicidi»

Ieri sera alla Valle di Ezechiele si è tenuto il convegno “Morire di carcere - sovraffolamento dei detenuti e tutela del diritto”, organizzato dalla Camera Penale di Busto Arsizio. Due tavoli, uno dal titolo “Vivere il carcere; voci da dentro”, il secondo intitolato “Carcere Estrema ratio carattere rieducativo e risocializzante o punitivo? Problemi e iniziative”.

«Oggi siamo qui nella Valle di Ezechiele per un secondo evento con gli avvocati della camera penale di Busto Arsizio. - ha spiegato Don David Maria Riboldi, prima dell’incontro - Siamo lieti di accoglierli, lieti che abbiano scelto questa location per parlare di carcere, un luogo di rinascita. Purtroppo però parleremo di carcere anche come luogo di morte: solo 2 giorni fa eravamo in piazza San Giovanni a Busto e il contatore era a 45 persone che si sono tolte la vita dall’inizio dell’anno, oggi, purtroppo, dobbiamo aggiornarlo, in soli due giorni, a 48».

A porgere i suoi saluti prima dell’inizio dei tavoli, la presidente della Valle di Ezechiele Anna Bonanomi: «Parliamo oggi di morire in carcere, proprio qui dove noi cerchiamo di dare una possibilità di rinascita ai detenuti che sono vicini alla fine del loro periodo di detenzione. Il lavoro, come dicono le statistiche, è un’ottima motivazione per cercare un’occasione per rinascere e ripartire, nel nostro piccolo ve lo dimostriamo con dei numeri lampanti: da qui, o da aziende che hanno creduto nella nostra proposta sono passate 28 persone e solo 1 ha compiuto nuovi reati. Le statistiche dicono che chi non lavoro ha possibilità di recidiva del 70%».

Poi parola al presidente della Camera Penale di Busto Arsizio, Samuele Genoni, che ha introdotto la serata: «Io guardo soltanto quel numero: 48. Eravamo in piazza San Giovanni due giorni fa ed era 45. Io credo che questo sia l’esempio e l’esemplificazione di quanto sia drammatica la situazione in questo momento».

«Il modulo di questo evento credo che sia corretto, perché abbiamo una prima parte in cui sentiremo le voci di chi in carcere entra veramente, chi lo vive e sente l’umanità che ti assale nel momento in cui entri nelle sezioni - ha continuato - e poi il secondo modulo, io mi auguro che non avremo quella forma molto furba di politica nella quale ci sentiremo dire quello che vogliamo sentirci dire. Credo che sia ora di smetterla di avere risposte sulla base degli interlocutori che si hanno davanti».

«Non possiamo avere questi numeri e una politica che pensa solo ad incrementare le fattispecie di reato, a intervenire in tutti i modi per non trovare soluzioni per il carcere. Come dice lo slogan “non c’è più tempo, ora basta”, spero che questo ora basta arrivi forte e chiaro alla fine di questa giornata», ha concluso.

Michela Scandroglio

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