Francesco D’Ascanio, della S.C. Antoniana, è “Scarpa d’oro” (foto in fondo): il premio è arrivato dalla Lega Nazionale Dilettanti, Sezione di Varese. Che replica, su scala locale, il riconoscimento Uefa assegnato al migliore marcatore tra tutti i campionati europei (quest’anno ha prevalso, dalla Bundesliga, Harry Kane). D’Ascanio si è imposto, nei campionati fino al livello della Promozione, con un ricco bottino: 33 gol nella lunga e intensa stagione dell’Antoniana.
E il dg della società, Giuseppe Abenante, gongola. «Intanto – premette – trovo che l’iniziativa Lnd sia un ulteriore modo per valorizzare impegno e giocatori. Poi, ovviamente, sono contento che sia stato uno dei nostri a conquistare il premio. Terzo motivo di soddisfazione: D’Ascanio resta, nonostante lo abbiano cercato in tanti. Sposa il progetto Antoniana, apprezza ambiente, società e compagni. Lui è grato a noi, noi a lui. E la riconoscenza, si sa, è merce rara». Poi, ripensando ai gol del “suo” bomber: «Ha pure saltato qualche partita. Non molte, ma qualcuna sì. Se andassi a spulciare le tante classifiche marcatori, probabilmente D’Ascanio emergerebbe in un contesto ancora più ampio».
Il premiato, ovviamente, apprezza: «Mi fa piacere il riconoscimento e mi fa piacere che si tratti di una conferma, nella stagione precedente ho segnato praticamente lo stesso numero di gol. Non era facile, gli avversari, quest’anno, mi conoscevano meglio, hanno avuto certamente qualche attenzione in più. Unico neo, non avere centrato la promozione dopo essere arrivati primi in campionato, vincere lo spareggio con Marnate Gorla sarebbe stata una gran cosa (vedi QUI, ndr)».
Sul futuro: «Rimango in una società seria che sta lavorando al progetto per il prossimo anno. È vero che ho ricevuto offerte ma, come si dice, chi lascia la strada vecchia per la nuova… Con il mister, Senziani, ho un grande rapporto. E c’è un bel gruppo, i giocatori in arrivo se ne accorgeranno».
La squadra per il campionato 2024-25, fra l’altro, prende forma. Ancora Abenante: «Ci sono parecchie conferme, come risulta evidente se si seguono i nostri canali. Altro bel segnale. La permanenza di D’Ascanio aiuta. Oltre che ai suoi compagni di squadra, farà piacere agli altri tesserati e ai sostenitori: ci sono spesso giovanissimi che seguono le sue partite o gli chiedono autografi». «È bello fare contenti i bambini – sorride l’attaccante – ma ne approfitto per una segnalazione: la maglia non la posso dare, è della società!»
Stefano Tosi