Busto Arsizio - 04 giugno 2024, 07:30

Piscina Manara, pressing della minoranza. L’assessore: «Sarò in prima linea»

Dopo la presentazione del nuovo gestore Aquamore, si è tenuta la commissione urgente richiesta dai gruppi di opposizione. È stata l’occasione per fare il punto sugli ultimi complicati mesi dell’era Forus, contenziosi e lavori che interesseranno l’impianto. «Importante dare risposte all'utenza», ha insistito la minoranza

La piscina Manara Sartori, il suo recente passato travagliato e le speranze per un futuro meno complesso. Di questo si è lungamente parlato ieri a Palazzo Gilardoni.
Il municipio, infatti, ha dapprima ospitato la presentazione del nuovo gestore, la società Aquamore, rappresentata dal manager Matteo Melzi e dal campione-testimonial Filippo Magnini (leggi qui).
Poi, l’assessore allo Sport Maurizio Artusa si è spostato in sala consiliare per la commissione convocata in maniera “urgente” dal presidente Orazio Tallarida come richiesto dalle minoranze.

La richiesta era arrivata prima che Forus cedesse il testimone ad Aquamore. A guidare l’iniziativa dell’opposizione era stato Emanuele Fiore del gruppo misto: «Tutti ci auguriamo che con il nuovo gestore l’impianto torni a essere eccezionale – ha detto quest’ultimo –. Non avrebbe nulla da invidiare a strutture che ospitano competizioni nazionali. Ma oggi è importante dare risposte all’utenza».

Dai banchi della minoranza, più d’uno ha sostenuto che, a fronte dei numerosi sopralluoghi di cui ha riferito l’assessore, la risoluzione del contratto con Forus sarebbe potuta arrivare un po’ prima. Lo hanno evidenziato Gianluca Castiglioni, capogruppo di Busto al Centro, Paolo Pedotti del Pd e Santo Cascio di Progetto in Comune.
Il primo ha espresso «preoccupazione per le vasche interne», che dovrebbero riaprire a settembre, mentre la stagione estiva – come reso noto dal gestore poco prima in conferenza stampa – scatterà il 22 giugno.
«Sono utilizzate anche dai ragazzi con disabilità delle Cuffie Colorate – ha ricordato il capogruppo di Bac –. Sono un bene della comunità e delle società sportive».

Da parte sua, l’assessore ha spiegato che si è proceduto con «l’incameramento dei circa 131mila euro della fidejussione di Forus», escussa a seguito degli inadempimenti ravvisati. «Somma impiegata per coprire parte dei 200mila euro di manutenzione straordinaria. La differenza di 68mila è stata chiesta alla società Forus in regime di esecuzione in danno. Questi lavori non possono procedere nell’immediato a causa di un ricorso di Forus».

L’avvocato Maria Antonietta Carra ha aggiunto che «per i lavori sulla vasca interna, Forus ha notificato un accertamento tecnico preventivo. Come avvocatura abbiamo chiesto e ottenuto l’anticipo della prima udienza, che si terrà mercoledì». Di fatto, «Forus contesta che questi supposti danni siano stati provocati da loro. Vedremo il giudice che cosa ne pensa. Auspichiamo che si chiuda in frettissima», ha detto Carra.

Per quanto riguarda i lavori nella parte esterna (relativi a verde, pavimentazione e, se necessario, revisione delle pompe) si è invece optato per una variazione di bilancio d’urgenza, approvata nell’ultima seduta del Consiglio comunale.
L’assessore Artusa ha poi ricordato anche l’ordinanza emanata dal sindaco Emanuele Antonelli in seguito al sopralluogo di Ats Insubria, che ha portato alla chiusura della vasca piccola.
Sull’indagine avviata dalla Procura per frode in pubbliche forniture, Artusa si è limitato a dire di essene venuto a conoscenza a mezzo stampa e che «il Comune si rende disponibile a rendere piena collaborazione».

Ora si auspica un cambio di passo, anche sotto il profilo della comunicazione rivolta agli abbonanti: «L’amministrazione ha chiesto per prima cosa una comunicazione chiara con gli utenti. È già stato attivato un infopoint, per colmare il vulnus di chiarezza».
Per quanto riguarda le società sportive, «sono state trovate delle alternative per questo periodo, grazie anche a un’interlocuzione attiva da mesi».

Pedotti ha poi suggerito di includere nei danni economici anche i disagi arrecati ai cittadini e società sportive, costretti a recarsi in altri impianti. Disagi di cui si è fortemente rammaricato anche Cascio. La dem Cinzia Berutti ha invece evidenziato che l'impianto di via Manara svolge anche la funzione di bagni pubblici «che non può essere sospeso».

Di fronte al pressing dell’opposizione, Artusa ha assicurato che «sarò in prima linea nell’impianto natatorio per verificare che il gestore faccia tutto al meglio. Avrà il nostro fiato sul collo. Intanto lo ringraziamo per aver scommesso sul nostro impianto, che ci auguriamo torni ai fasti di un tempo».

R.C.