/ Economia

Economia | 19 marzo 2024, 10:32

Volantinaggio della Fiom Cgil alla Whirlpool di Cassinetta: «L'azienda ha deciso di uscire in malo modo»

Dal 1° aprile partirà la nuova società controllata dai turchi di Arcelik: «Giudichiamo negativamente la gestione degli ultimi anni di Whirlpool, per le mancate risposte ai lavoratori per migliorare le condizioni di lavori e i salari. Il contratto aziendale non viene rinnovato da 15 anni»

L'ingresso dello stabilimento Whirlpool di Cassinetta

L'ingresso dello stabilimento Whirlpool di Cassinetta

Volantinaggio questa mattina da parte della Fiom Cgil allo stabilimento Whirlpool di Cassinetta di Biandronno: la multinazionale dell'elettrodomestico è davanti ad una svolta. Dal 1° aprile partirà la nuova società controllata dai turchi di Arcelik. 

«Quelli che abbiamo dinnanzi saranno mesi molto impegnativi dal punto di vista sindacale - scrive la Fiom - la partenza della nuova società controllata da Arcelik si intreccerà con una fase di forte contrazione del mercato dell’elettrodomestico, che sta avendo conseguenze su di noi con molti giorni di Cassa Integrazione ogni mese. In termini generali, e guardando al futuro, sappiamo anche che l’elettrodomestico è un prodotto maturo. Per questo - per il settore in Europa - non è realistico pensare a un rilevante incremento dei volumi di produzione e di vendita nei prossimi anni. Se ci sarà, non sarà tale da cambiare l’ordine di grandezza del mercato, e sarà diviso tra numerosi concorrenti. E’ pertanto vitale riuscire ad avere fabbriche capaci di produrre bene e in modo efficiente».

Il sindacato davanti a queste sfide chiede la partecipazione e la mobilitazione di tutti i lavoratori di Cassinetta. 

«Il sindacato e i lavoratori sono pronti a giocare il loro ruolo assumendosi le loro responsabilità attraverso la contrattazione, ma per contrattare bene serve la partecipazione dei lavoratori alle iniziative sindacali - prosegue la Fiom - consolidare l’elettrodomestico in Europa dipende soprattutto dai proprietari delle aziende, nel nostro caso i nuovi proprietari. Servono investimenti sui processi e sui prodotti per rendere sostenibile la produzione degli elettrodomestici. Proprio questo è il punto: quali intenzioni ha Arcelik rispetto alla nuova società? Quali investimenti vuole fare e dove vuole farli? Come intende realizzare i 200 milioni di risparmi dichiarati come obiettivo dell’accordo con Whirlpool?». 

Il sindacato chiama in causa anche il Governo italiano, «che deve impegnarsi per salvaguardare il settore dell’elettrodomestico, uno dei maggiori in Italia. Riteniamo necessario che all’avvio della nuova società – dando seguito al primo incontro del 22 febbraio con FIM FIOM UILM – il governo convochi in tempi ristretti Arcelik e le organizzazioni sindacali».

«In quella sede - chiede la Fiom Cgil - il Governo dovrà assumersi la responsabilità di: spiegarci i contenuti precisi della “raccomandazione” sul mantenimento dei livelli occupazionali in Italia inviata ad Arcelik che a oggi appare abbastanza generica, favorire l’avvio di un confronto sul nuovo piano industriale mettendo a disposizione gli utili strumenti richiesti dal sindacato (dagli ammortizzatori sociali al sostegno agli investimenti), a fronte di impegni precisi dell’azienda sul mantenimento in Italia di investimenti, stabilimenti, volumi e occupazione».

«E’ chiaro - si legge nel volantino - che il mancato avvio di questo percorso sarebbe difficile da accettare, soprattutto alla luce delle difficoltà del settore, e renderebbe necessario mobilitarsi tutti insieme. Ma nelle prossime settimane ci sarà da lavorare sindacalmente anche dentro gli stabilimenti. Va controllata la corretta applicazione della rotazione in cassa, con un’attenzione particolare per i lavoratori con ridotte capacità lavorative, per evitare che a pagare il prezzo maggiore siano i più fragili».

«La Whirlpool - sottolinea la Fiom Cgil - ha deciso di uscire di scena in malo modo, rifiutando di discutere di un sostegno al reddito per i lavoratori più colpiti dalla cassa integrazione (dopo aver assorbito i superminimi a fronte dell’aumento del contratto nazionale nello scorso giugno, unica azienda di rilievo in provincia). Una scelta brutta, che ovviamente peserà nella gestione degli stabilimenti: le non disponibilità, soprattutto quando non motivate seriamente non generano mai un clima costruttivo. Per questo vogliamo aprire in tempi brevi un confronto a Cassinetta per la assunzione in Whirlpool degli operai assunti tramite staff leasing (somministrazione a tempo indeterminato, che chiediamo di limitare fortemente con il contratto nazionale)».

«Nessun investimento è stato fatto per migliorare le condizioni climatiche. In fabbrica si lavora al caldo d’estate e al freddo d’inverno. Bene la apertura di un confronto preventivo rispetto alla stagione estiva annunciata dall’azienda. Anche qui serve un processo di contrattazione che la RSU deve praticare con impegno, ma lo può fare solo con l’attenzione e la partecipazione dei lavoratori: soprattutto quando si parla della loro condizione di lavoro, è da loro che si parte quando si fa contrattazione. La gestione dei materiali, in miglioramento nei primi mesi del 2024, ha portato a molte fermate in cassa integrazione nel 2023, andando a incidere fortemente sul salario dei lavoratori» continua la Fiom. 

Le condizioni geopolitiche hanno generato variabili difficili da prevedere ma i lavoratori si aspettavano, e si aspettano tuttora, risposte più immediate per tutelare lavoro e salario.

«Per tutto questo - conclude il volantino - come FIOM CGIL, giudichiamo negativamente la gestione degli ultimi anni di Whirlpool, a prescindere dalla decisione di disimpegnarsi dall’Europa. Il nostro giudizio si basa sulle mancate risposte date ai lavoratori per migliorare le condizioni sia del posto di lavoro che quelle salariali. Alla fine pagano sempre i lavoratori! Per i motivi sopra esposti, fare la contrattazione aziendale in un settore come quello degli elettrodomestici è complicato. Tra un processo di riorganizzazione aziendale e l’altro, in Whirlpool il contratto aziendale non si rinnova da 15 anni. In Electrolux si è fatto sfruttando la “finestra” della ripresa dei volumi nel periodo della pandemia. Per questo il contratto nazionale è ancora di più fondamentale e irrinunciabile. Negli ultimi anni, dal 2021 al 2024, il contratto (in scadenza) erogherà tra 3600 e 4000 Euro di salario lordo annuo aggiuntivo a ogni lavoratrice e lavoratore metalmeccanico. Sono soldi che cambiano la nostra condizione materiale di vita. Per questo, oltre al miglioramento delle parti normative, chiediamo ulteriori 280 Euro mensili di aumento per il 2024-2027. Perché vogliamo contrattare per determinare un impatto positivo sulla vita delle persone. Sarà un percorso difficile». 

 

Redazione

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MARZO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore