Due aule e l’ambulatorio del Tribunale di Busto Arsizio, sabato mattina, saranno occupate dalle volontarie dell’Associazione Caos per offrire uno screening senologico gratuito a chi, in quelle aule e corridoi, ci lavora ogni giorno.
Un giorno che entrerà nella storia della nostra nazione, perché è la prima volta che le aule di un tribunale vengono adibite ad ambulatori per la prevenzione del tumore al seno. Le visite, ovviamente, saranno rivolte alle avvocate, alle magistrate e a tutto il personale del Tribunale di Busto Arsizio
«I dati del tumore alla mammella sono sempre più in crescita - spiega Adele Patrini, presidente dell’associazione Caos - ci sono 60mila nuovi casi ogni anno, in donne sempre più giovani. E la società civile si interroga: “Che cosa posso fare?”».
Proprio per dare una risposta a questa domanda, è nata la collaborazione con l’Associazione Donne Giuriste Italiane sezione di Busto Arsizio, che ha portato la prevenzione in Tribunale, grazie anche al presidente della struttura, il dottor Miro Santangelo, che ha concesso le aule per tutta la mattinata.
«Per noi è importante organizzare più eventi possibile per stimolare la sensibilizzazione alla prevenzione» continua Adele Patrini. Infatti, questa mattinata, parte da un’altra iniziativa: il 7 marzo scorso, in occasione della Giornata Internazionale della Donna, l'Associazione Donne Giuriste Sezione di Busto Arsizio e l'Associazione Caos, in collaborazione con l'Ordine degli Avvocati di Busto Arsizio e la Cassa Forense, hanno organizzato un pomeriggio formativo rivolto agli avvocati ed alle avvocate in cui si è parlato della Medicina di Genere, sia da un punto di vista medico che giuridico, della cura del malato, delle misure a sostegno di chi è affetto da malattie invalidanti e dell'importanza della prevenzione.
La cosa bella, secondo la presidente Patrini, è che «andiamo a casa loro», con le tre aule che verranno attrezzate per poter garantire tutto il necessario alle dottoresse Silvana Monetti, Luisa Giavarini e Patrizia Castano, della Breast Unit Asst Valle Olona – presidio ospedaliero di Gallarate, le quali si sono messe a disposizione, con straordinaria sensibilità, per tutte le donne che hanno prenotato la visita, coadiuvate delle super Volontarie CAOS all’accoglienza. E sono tante le donne che hanno già prenotato la visita, più di 60.
Questi eventi si allineano alla profonda consapevolezza che, a fronte di una significativa incidenza per tumore alla mammella, si registra più del 90% di guarigione se la diagnosi è precoce. Pertanto la prevenzione esce dai confini medici per abbracciare un panorama più ampio, che passa attraverso progetti di sensibilizzazione che costruiscono quel welfare community che rende sempre più partecipi i cittadini delle scelte che li riguardano, perché: «Fare prevenzione vuol dire passare dal destino alla scelta, affinché nasca la consapevolezza che dobbiamo essere protagonisti».