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Busto Arsizio | 10 marzo 2024, 19:00

Via Caduti costellata di escrementi, proprio vicino alla scuola

La strada che porta alla chiesa di Sacconago trasformata in toilette per cani. I padroni indifferenti alla presenza di un istituto scolastico. Cacche sul marciapiedi e accumulate alla base degli alberi, come mozziconi in un posacenere. Le lamentele non fermano gli incivili

Via Caduti costellata di escrementi, proprio vicino alla scuola

Caduti in via Caduti. E lasciati lì. L’accostamento tra i bisogni canini non raccolti e l’intitolazione, dal significato profondo e tragico, della strada di Sacconago è sgradevole. Ma serve a descrivere la portata di un’inciviltà reiterata, che offende quanti abitano, transitano e lavorano in zona (foto in fondo all'articolo).

Le segnalazioni trovano facili e numerose conferme. Nonostante il dilavamento delle ultime piogge, basta una breve camminata sul lato alberato per imbattersi in feci fresche e “storiche”. Ce ne sono diverse sul marciapiedi ma lo spettacolo più disgustoso si vede osservando gli spazi vicino alle piante. Escrementi seminascosti dall’erba, cresciuta grazie alle precipitazioni recenti. Escrementi sulle griglie che circondano la base dei tronchi. Escrementi letteralmente ammucchiati, come mozziconi in un posacenere, tra radici e protezioni metalliche. «Per forza – sorride un passante – qui intorno c’è qualche padrone che non raccoglie. E qualcun altro che pensa di risolvere il problema spingendo le cacche verso gli alberelli». Viene da chiedere: come? «Io – si inserisce un’automobilista che ha appena parcheggiato – ho visto un signore staccare un rametto da una pianta e usare quello». Rimostranze? «So che qualcuno si è fatto sentire per un caso visto in diretta. Si è beccato una rispostaccia».

Trovare persone con aneddoti da raccontare non è difficile: anche se il passaggio non è intenso, lì ci sono un locale e, soprattutto, una scuola primaria. I bambini, dunque, possono essere “vittime privilegiate”, un po’ per il rischio di calpestare le deiezioni, un po’ perché finiscono con l’essere testimoni di comportamenti diseducativi. Vaghi gli identikit dei cani (incolpevoli): razze e taglie diverse, da grandi a piccole. Idem per i padroni, uomini e donne: «Qualcuno è in là con gli anni, ma non è assolutamente una regola – fa presente uno dei testimoni – e, comunque, se ti puoi chinare per spostare i bisogni, puoi farlo anche per raccoglierli. Anzi, magari fai prima».

Stefano Tosi

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