Scherza Silvia Roggiani, deputata e segretaria regionale del Pd lombardo, salutando Mariastella Gelmini: «Non dirò che ho iniziato a fare politica contestandoti». La senatrice e vicesegretaria di Azione risponde col sorriso, “rivendicando” il lavoro e il confronto con i giovani quando era ministro dell’Istruzione e dell’Università.
L’incontro non è avvenuto tra i palazzi della politica romani, ma nel foyer del teatro Manzoni di Busto Arsizio, dove questa mattina l’Isis Facchinetti di Castellanza ha organizzato l'appuntamento “Verso il voto. La libertà è partecipazione”, con la proiezione di “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi. Il film ha ottenuto uno straordinario successo di pubblico, con tante repliche anche a Busto (leggi qui).
Al dibattito che ne è seguito ha preso parte anche l’eurodeputata “di casa” Isabella Tovaglieri, ricandidata con la Lega alle elezioni di giugno.
Roggiani: «L’impegno per cambiare il mondo parte dalla scuola»
Milanese d’adozione ma bustocca di nascita, Silvia Roggiani ha iniziato l’attività politica a Ferno. «E la scuola è stata fondamentale», racconta da ex studentessa del liceo socio-psico-pedagogico di Varese. «L’impegno per provare a cambiare il mondo per me è partito dalla scuola. È importantissimo essere qui oggi per provare a spiegare ai ragazzi che ciascuno di noi ha un potere grande, nei giorni delle elezioni ma anche con i propri comportamenti».
Roggiani è diventata segretaria regionale del Pd quando qui altre donne assumevano la guida provinciale del partito e a Varese città, senza dimenticare la leader nazionale Elly Schlein. Ma la deputata menziona anche Giorgia Meloni, «un esempio di ispirazione, perché ha raggiunto questo ruolo per la prima volta. Ma i ruoli, benché importanti, non bastano: la strada per diritti paritari è ancora lunghissima». Alla premier “rimprovera” però che «raccontare le cose con il proprio nome e usare la declinazione al femminile non è qualcosa da radical chic, ma significa parlare del mondo per quello che è». E, infine, la segretaria Schlein si candiderà alle europee? «Sarà una sua scelta e noi saremo con lei in ogni caso», dice Roggiani.
Gelmini e il Terzo polo: «Non si può ignorare quanto accaduto»
Mariastella Gelmini ha guardato il film in sala con gli studenti: «Mi ha colpito la loro attenzione – racconta – a significare che Paola Cortellesi ha saputo trattare certi temi in maniera leggera ma al tempo stesso molto profonda. Il percorso non ancora del tutto completato dell’emancipazione femminile, la lotta alla violenza di genere, partecipazione e diritto di voto: tematiche decisive per il futuro del nostro paese anche in vista delle elezioni europee», sottolinea, ricordando la battaglia di Azione per il voto dei fuorisede.
Intanto, però, sono apparsi appelli e petizioni (come quello delle donne promotrici di Milano per Renew Europe) per dare vita a una lista unica dei liberaldemocratici. Ma, dopo lo strappo con Renzi dei mesi scorsi, è difficile pensare a un riavvicinamento: «La rottura del Terzo polo è un dispiacere per tutti, ma è un fatto accaduto che non si può ignorare per rispetto degli elettori – dice infatti Gelmini –. Oggi non è che per paura di non raggiungere la soglia di sbarramenti si può mettere insieme ciò che si è diviso nei mesi scorsi. Questo non toglie che ovviamente Azione è disponibile a fare quadrato con Più Europa, col mondo delle associazioni e con tante realtà. Ma nella chiarezza di ciò che è accaduto».
Tovaglieri: «Per contare dobbiamo stare in Europa a presidiare i nostri interessi»
Giovani, donne, partecipazione politica. Isabella Tovaglieri, eletta a Bruxelles a 31 anni quando era (la prima donna) vicesindaco di Busto, incarna tutti questi elementi. «Ricordo con grande orgoglio che cinque anni fa venni fortemente sostenuta dal mio movimento giovanile – afferma –. Bene instaurare fin da subito un confronto concreto con i giovani». Partendo da un film che lancia «un messaggio di assoluta attualità rivolto a ragazzi e ragazze: di fronte all’insoddisfazione, ai soprusi, a qualcosa che non ci sta bene, abbiamo a disposizione un’arma potentissima da utilizzare, che non ha nulla a che vedere con l’artiglieria pesante, ma è la matita per andare a votare. Mai dare per scontate le conquiste che spetta a noi difendere».
Rispetto al 2019, quando la Lega superò il 34 per cento, lo scenario è molto cambiato e la sfida che l’attende a giugno non è semplice. «Ma è positivo – rimarca Tovaglieri – che le persone abbiano capito che le europee non sono elezioni di serie B. Mai come in questo mandato abbiamo compreso anche a caro prezzo quanto le politiche europee siano in grado di incidere nella vita quotidiana dei singoli cittadini. Se vogliamo contare, dobbiamo esserci in Europa a presidiare i nostri interessi».
L’appello ai ragazzi: «Partecipate»
Alla visione del film è seguito un dibattito moderato dal giornalista Andrea Della Bella. A introdurlo, la dirigente dell’Isis Anna Maria Bressan, che ha ringraziato le ospiti: «Rappresentano la politica che vuole ascoltare e dialogare con i ragazzi».
Da parte della sindaca di Castellanza Mirella Cerini il plauso alla scuola: «Dirigente e professori si impegnano con passione per formare i ragazzi prima di tutto come persone».
Daniela Cerana, insegnante e assessore a Politiche educative e Pari opportunità di Busto, ha spronato gli studenti: «Fate sentire la vostra voce, partecipate attivamente, a scuola, nei partiti, nei vari enti. Allora sì potrete che potrete accusarci se non vi ascoltiamo».