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Valle Olona | 01 febbraio 2024, 10:35

Alfredo Cerini ricorda Farisoglio: «Era cordiale, disponibile all’ascolto e generoso»

Ricoprendo la sua carica di consigliere di maggioranza e di presidente del consiglio comunale Cerini ebbe modo di conoscere bene l’allora sindaco: «Fabrizio era una brava e buona persona, che ho avuto la fortuna di incontrare sul mio percorso»

Alfredo Cerini ricorda Farisoglio: «Era cordiale, disponibile all’ascolto e generoso»

Anche Alfredo Cerini, che ha fatto parte della maggioranza Farisoglio dal 2011 al 2016 ricoprendo il ruolo di presidente del consiglio Comunale, ha voluto condividere con Castellanza e con i castellanzesi i suoi ricordi e il suo affetto per l’ex sindaco, scomparso a 62 anni (LEGGI QUI E QUI).

«Martedì alle 17 sono stato avvisato che Fabrizio Farisoglio ci aveva lasciati – spiega Alfredo Cerini – sapevo che era ricoverato in ospedale, che da alcuni giorni si era aggravato e che la situazione era critica, ma fino all’ultimo speravo che anche questa volta ce l’avrebbe fatta».
Una speranza condivisa da molti, ma che purtroppo si è infranta quando nel pomeriggio di martedì 30 gennaio in città si è iniziata a diffondere la notizia della scomparsa dell’ex primo cittadino.

«Ricordo la persona che era – prosegue Cerini – cordiale, disponibile all’ascolto, generoso; insomma, Fabrizio era una brava e buona persona, che ho avuto la fortuna di incontrare sul mio percorso.
Era anche un uomo estremamente intelligente, lo dico perché ricordo che aveva la capacità di affrontare qualsiasi discorso e, a differenza mia e di tanti altri che hanno condiviso con lui il percorso amministrativo, era in grado di affrontare sempre razionalmente i problemi che si ponevano sul suo percorso».
Tutte capacità che, come ricorda l’ex presidente del consiglio, hanno permesso a Farisoglio di amministrare la città tenendo sempre ben presente che il tema principale era quello del benessere di chi a Castellanza abitava.

«Come sindaco durante i suoi due mandati ha fatto tutto ciò che era possibile fare – conclude Alfredo Cerini – la sua logica, infatti, era quella del “fare”, in una coalizione composta da più persone di diversa estrazione politica e sociale, una coalizione dove è sempre riuscito a mettere tutti d’accordo e ricucire, quando era necessario, gli strappi.
Ritengo sia stato un primo cittadino coraggioso ma non avventato, che è stato in grado di amministrare la città durante il primo decennio di quello che si è rivelato essere un periodo molto difficile di transizioni politiche, economiche e sociali.
Ed è proprio in questo periodo che, nonostante le difficoltà, ha saputo realizzare il meglio che si poteva fare».

I funerali si terranno venerdì 2 febbraio alla 14,30 in chiesa al Buon Gesù.

Loretta Girola

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