Ci sono quasi 900 persone che "sfidano" la Valle, le sue pendenze, la nebbia e il gelo, ma corre anche un'unica, immensa energia.
La San Gaudenzio Run alla seconda edizione ha quasi raddoppiato i suoi numeri. La manifestazione, organizzata dall'Associazione negozianti fagnanesi, guidata da Miranda Ceriani, non è però "solo cifre", bensì un segnale pazzesco mandato dal mondo dei runner di tutta la provincia e da chi ama camminare godendo del paesaggio e della natura. La bellezza di stare insieme, di vivere la Valle e di compiere un gesto in nome di Selena Mattiolo: ovvero sostenere la ricerca. A correre con questa maglietta, anche l'assessore Dario Moretti: «Voi, noi siamo il lato bello della vita».
Il mattino inizia grigio a Fagnano Olona. Pochi raggi di sole e poi scendendo in valle dal Castello visconteo c'è il gelo a mordere. Eppure vincono i colori, quelli delle magliette di tutti i partecipanti, con il supporto anche di qualche amico a quattro zampe che volentieri ha condiviso la scarpinata. Una parte ha affrontato i 5 chilometri, altri i 10.
Al traguardo arrivano i rappresentanti dei due gruppi, la stanchezza che arretra di fronte alla gioia di avercela fatta. Li accoglie lo speaker Andrea Basoli e il fotografo della manifestazione Arturo Barbieri.
Alla fine, premio speciale per Rosanna Favero, a 82 anni l'atleta con più primavere sulle spalle e gli occhi che brillano. Per gli uomini, Federico Pisani, Davide Vitali, Simone Toffano. Per le donne Martina Menegotto, Adele Montonati, Chiara Naso con la maglia in onore di Selena. Tutti in posa per le foto, scatta implacabile anche Filippo D'Angelo, che racconta tutto sui social.
Poi sotto con i gruppi più numerosi: Racing Turtles e Podistica Mezzanese.
La presidente Miranda Ceriani ha ringraziato tutti coloro che hanno reso possibile questa grande manifestazione, dalla Protezione civile ai Calimali, dall'Aido ad altri sodalizi, e poi gli sponsor, tutti i volontari, tantissimi.
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Sì, proprio perché c'è un team enorme, che ha dato tutto, correndo, camminando, preparano il vin brulé o offrendo altre attenzioni ai partecipanti, è stata una corsa di successo. E soprattutto hanno vinto tutti.
Allora riviviamola, passo dopo passo: pronti a tornare in pista, anzi in valle, il prossimo anno.
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Marilena Lualdi