Sono giorni caldi in Forza Italia. Non bastasse il congresso provinciale in programma sabato prossimo al De Filippi di Varese, ad agitare gli animi ecco le voci su una possibile candidatura alle elezioni europee di giugno di Marco Reguzzoni. L’ex enfant prodige della Lega potrebbe infatti tornare nell’agone politico, questa volta con la maglia azzurra.
L’indiscrezione pubblicata nei giorni scorsi sul quotidiano Il Giornale ha fatto drizzare più di un’antenna nel centrodestra. In Forza Italia, ovviamente. Ma anche nella Lega, che avrebbe in Reguzzoni – che del Carroccio fu capogruppo alla Camera – un rivale per la propria candidata Isabella Tovaglieri, eurodeputata uscente. In quello che sarebbe un clamoroso derby bustocco.
Le (non) ipotesi degli altri partiti
Di nomi, nel periodo che precede una tornata elettorale, se ne fanno sempre tanti. Ma quella riportata dal Giornale non sarebbe una boutade. I contatti tra Reguzzoni e Forza Italia, infatti, ci sarebbero stati. Ma una possibile discesa in campo del bustocco, che nei mesi scorsi ha rilanciato l’associazione politica I Repubblicani, viene guardata con interesse anche da Fratelli d’Italia. Insomma, è un periodo di dialoghi avviati. E di riflessioni per l’ex delfino di Umberto Bossi.
È chiaro un partito con il vento in poppa come Fratelli d’Italia offrirebbe maggiori chance. Allo stesso tempo, però, la realtà guidata da Giorgia Meloni non rappresenta l’habitat naturale del bustocco, al di là degli ottimi rapporti col segretario provinciale Andrea Pellicini, assessore in Provincia di Varese quando a guidare Villa Recalcati era proprio un giovane Reguzzoni.
Ancor meno fondata l’ipotesi Lega. Non a caso, presentando il proprio libro appena uscito “Vento di cambiamento”, Reguzzoni ha "preso di mira" Vannacci, che Salvini è pronto a candidare: «Non si può pensare che il mondo produttivo, liberale e federalista lasci che l’unica voce sia la sua», ha affermato riferendosi al generale.
Forza Italia oltre le europee
Resta quindi Forza Italia. Partito che probabilmente candiderà un’alta varesina, ossia l’uscente Lara Comi. E che trarrebbe sicuramente giovamento dal pacchetto di voti che Reguzzoni potrebbe portare con sé. L’interessato si prenderà qualche settimana per sciogliere la riserva. C’è da capire se esistono le condizioni per una candidatura “solida”, perché di certo Reguzzoni non si spenderebbe per un flop annunciato.
La sfida sarebbe in ogni caso molto complessa. Ma, questo sì, permetterebbe a Reguzzoni di muoversi nel suo ambiente, quello del Ppe. D’altra parte, per il bustocco l’ispiratore dei Repubblicani è stato Silvio Berlusconi. E il rilancio dell’associazione politica - pur non trattandosi di un partito - ben si concilia con la possibilità di muoversi e creare qualcosa oltre i confini locali in quell’area di centro evocata da tanti ma rimasta orfana di un leader. La candidatura e l’eventuale elezione a Bruxelles potrebbe quindi rappresentare uno step di un progetto politico molto, molto ambizioso.
Il congresso si avvicina
Tutto ciò mentre Forza Italia ha dato il via questo fine settimana ai primi congressi in Lombardia. Mancano sei giorni all’appuntamento di Varese e ancora non è chiaro se ci sarà la candidatura unitaria del consigliere provinciale e comunale di Varese Simone Longhini oppure se sarà sfida a due.
A questo punto, sembra ormai certo, non contro il commissario dimissionario Pietro Zappamiglio.
Per il momento a gestire questa fase di convocazione del congresso è il commissario “ad acta” Gianmarco Senna, ex consigliere regionale.
Che, tra l'altro, lo scorso dicembre era intervenuto alla convention milanese dei Repubblicani di Reguzzoni.