Valle Olona - 21 gennaio 2024, 15:42

FOTO E VIDEO. «Con le benemerenze premiamo chi crea per tutti a Fagnano. E sono un incoraggiamento per il futuro»

Applausi, battute ed emozioni questa mattina in Comune per la premiazione di Francesco Giuffrida, Qualcosa per il mondo e don Luigi Del Torchio. Il discorso del sindaco Marco Baroffio e il grazie dei premiati. Don Federico Papini: «Questa festa è un invito a essere comunità»

È un giorno di festa, un giorno di orgoglio per Fagnano Olona. Un orgoglio non fine a se stesso, bensì - giocando con le parole della civica benemerenza - «a bon fin». Dalla messa nella chiesa di San Gaudenzio alla cerimonia civica al Castello Visconteo, c'è questo filo conduttore per la patronale.

Dopo la celebrazione con don Ennio Apeciti, il parroco don Federico Papini sottolinea: «Questa festa è un invito a essere comunità». Dai più piccoli - che spettacolo i chierichetti, mandati anche dalle altre chiese fagnanesi - ai più grandi, che siano il coro, le autorità civili e militari e ogni fedele.

Un unico rammarico, non poter abbracciare per motivi di salute don Luigi Del Torchio, «il prete delle Fornaci» uno dei prescelti per la benemerenza: lui che ha scritto la storia di Fagnano, cercando assiduamente e appassionatamente. Ma gli verrà consegnata a Cantello, dove si trova.

Il sindaco Marco Baroffio ribadisce: «Questo è un premio a chi crea e fa per tutti a Fagnano, ma anche un incoraggiamento a proseguire così». È un discorso, il suo, che unisce i tempi, le persone, il paese: tra i sindaci che si sono susseguiti, ciascuno con l'idea di fare il bene del paese (e a istituire A Bon Fin fu Marco Roncari), tra Fagnano e Bergoro una comunità: «Non c'è Fagnano senza Bergoro, non c'è Bergoro senza Fagnano».

Accanto al sindaco, per la giunta c’erano la vicesindaco Simona Michelon, gli assessori Edoardo Bascialla, Giuseppe Palomba, Simona Mezanzani, la presidente del consiglio Daniela Caprioli, il consigliere capogruppo di Siamo Fagnano Luca Mauro, il capogruppo di Centrodestra Per Fagnano Luciano Almasio e il consigliere Fausto Bossi, il capogruppo di Fagnano Tricolore Federico Fasolino.  

Allora un applauso a distanza per don Luigi, con le prime pubblicazioni ufficiali e accurate che hanno descritto Fagnano. Ma poi «che bello premiare una persona come Francesco Giuffrida, della compagnia teatrale La Marmotta, che «fa teatro per il nostro paese e divulga la cultura nel territorio». 

Mitico Giuffrida, che ha costellato di grazie il suo discorso - a partire da quello per la moglie Melita - e ha ripercorso le origini catanesi arrivando poi alle altrettanto solide radici fagnanesi. Con questo motivo di fierezza: «Quando noi facciamo teatro e portiamo in giro la cultura sul territorio nazionale... sulle locandine c'è scritto il nostro nome, e quello di Fagnano Olona». Memorabili le sue indicazioni stradali dalla Sicilia - con lo Stretto - al paese. Perché si ride, si fanno battute, anche per stemperare l'emozione. 

Non meno riconoscente Alessandro Macchi per l'associazione Qualcosa per il mondo: «Non abbiamo il paletto Bergoro-Fagnano... Siamo di Bergoro, siamo di Fagnano e vogliamo continuare a essere così... Vogliamo tenere viva la nostra associazione sempre per finalità culturale e sociale».

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Marilena Lualdi