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Busto Arsizio | 14 gennaio 2024, 17:00

Si spegne la Casa delle lucine: «Bello essere diventati un punto di riferimento del Natale di Busto»

Le 300mila luci della villa si accendono per l’ultima volta fino al prossimo dicembre. Ora inizia la lunga fase dello smontaggio: «Impossibile quantificare le persone che si sono fermate a guardare. C’è chi mi ha detto che passava di lì ogni giorno per ricaricarsi e vedere la magia», racconta Valentina Picco Bellazzi. Il marito Andrea Libutti ha già in mente qualche novità in vista del prossimo Natale

Si spegne la Casa delle lucine: «Bello essere diventati un punto di riferimento del Natale di Busto»

È stata probabilmente l’attrazione più apprezzata e senza dubbio – grazie alle sue 300mila luci – la più luminosa del Natale di Busto Arsizio.
Questa sera, domenica 14 gennaio, la Casa delle lucine in via Bramante si accende per l’ultima volta. Poi, a mezzanotte, le migliaia di led si spegneranno definitivamente. O meglio, fino al prossimo Natale.

Sono state tantissime le persone che dall’8 dicembre (giorno dell’accensione ufficiale a cui ha preso parte anche il governatore lombardo Attilio Fontana) a oggi hanno spalancato gli occhi davanti allo spettacolo offerto dalla villa della famiglia Picco Bellazzi.
«Non si possono quantificare – dice Valentina Picco Bellazzi, artefice di questo spettacolo insieme al marito Andrea Libutti –. È stato bellissimo vedere il nostro lavoro accolto col sorriso da tutti. Ci sarà anche chi non apprezza, ma sono stata inondata, anche sui social, di messaggi da parte di persone che non conosco che hanno scritto parole bellissime. C’è chi mi ha detto che passava da lì ogni giorno per ricaricarsi e vedere la magia…».

La magia ha conquistato tutti, dai volontari della Croce rossa che si sono immortalati con un selfie dopo essere stati accanto ai senzatetto della stazione, ai bambini del Piccolo principe, alle tantissime persone che hanno “sbirciato” lo spettacolare allestimento anche a tarda ora, tornado da una cena o una serata in centro. «Grazie a questa iniziativa abbiamo fatto nuovo conoscenze, mentre qualcuno si è imbattuto in altre persone che non vedeva da tempo, venute a loro volta a guardare le luci – racconta Valentina –. Momenti di incontro e condivisione spontanei».

«È un dono per Busto, nato in modo naturale e cresciuto di anno in anno, insieme alle persone venute a vedere le lucine – aggiunge –. Mi piace moltissimo il momento dell’accensione, quando si sente esclamare “ooooh”. Lì c’è proprio lo stupore, la magia. È bello essere diventati un punto di riferimento del Natale di Busto».

Al punto che l’amministrazione ha inserito l’accensione della casa nel calendario “ufficiale” degli appuntamenti: «Un attestato che abbiamo molto apprezzato – sottolinea Picco Bellazzi –. E ci ha onorato la presenza delle autorità lo scorso 8 dicembre, perché è un riconoscimento del lavoro e del progetto di Andrea».

Ora inizia un’altra fase, quella dello smontaggio: «Saremo impegnati fino a Pasqua. Mio marito è preciso anche in questo caso, perché è importante che quando riapriremo le scatole tutto sia in ordine». Proprio Andrea, il principale artefice dello spettacolo, ha già in mente qualche novità per il prossimo Natale: «Non appena si accendono le luci per la prima volta, pensa già all’anno successivo – rivela Valentina –. Ora anche le persone si aspettano qualcosa in più. Si manterrà lo stile, ma qualche “aggiuntina” ad hoc verrà fatta».
Appuntamento all’8 dicembre 2024.

Riccardo Canetta

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