Resa dei conti? Showdown? Forse. Di sicuro, al momento, c’è la data del congresso provinciale di Forza Italia, fissata per sabato 27 gennaio.
Non è certo, invece, se l’appuntamento in programma all’istituto De Filippi di Varese sarà l’occasione per “pesarsi” all’interno di un partito che, dopo l’ormai famosa cena natalizia a Tradate senza l’allora commissario Pietro Zappamiglio, appare diviso.
A seguito di quell’episodio, Zappamiglio decise di lasciare l’incarico che il coordinatore regionale Alessandro Sorte gli aveva conferito a maggio.
Con una precisazione: «Il lavoro avviato da mesi con molti amici continua, e sfocerà in una puntuale mozione che sarà presentata in occasione del congresso provinciale».
Insomma, un passo indietro fatto però con l’obiettivo di prendersi la guida del partito.
Nei giorni scorsi ha preso quota – non a sorpresa – la “discesa in campo” di Simone Longhini, consigliere provinciale e comunale a Varese.
E nel partito ci sarebbe chi sta muovendo per arrivare al congresso con quest’ultimo come candidato unitario. Con la convinzione di avere i numeri dalla propria.
Già, i numeri. Il coordinatore regionale Sorte ci ha parlato di quasi mille iscritti in provincia (leggi qui). In effetti gli aderenti al partito avrebbero superato quota 800 grazie a una campagna tesseramenti sulla quale ha evidentemente pesato l’appuntamento congressuale. La cui convocazione spetterà all’ex consigliere regionale lombardo Gianmarco Senna, commissario “ad acta” che gestirà questa fase.
Come detto, al momento non si può dare nulla per scontato. Se da parte di Longhini non sono arrivati annunci ufficiali, allo stesso modo Zappamiglio non appare intenzionato a rinunciare anzitempo alla «puntuale mozione». I prossimi saranno giorni di riflessione. Per ora l’ex commissario provinciale e sindaco di Gorla Maggiore non parla di tessere: «A me – afferma – in questo momento interessa concertare una linea con un gruppo di persone, di amministratori, di amici che hanno fatto politica per il bene di Forza Italia in questi anni e che rappresentano un valore aggiunto e meritano rispetto. Il rispetto delle idee, e di un metodo, viene prima di tutto».