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Territorio | 10 gennaio 2024, 16:37

«Vanessa amava salire in alto e ora è sulle vette più alte. Una parola è poco e due sono troppe per esprimere il nostro dolore»

Uboldo oggi pomeriggio ha detto addio a Vanessa Gatti, la trentenne travolta dalla slavina in Val Formazza insieme all'amico Roberto Biancon. Don Riccardo: «A lei chiediamo di vegliare sui suoi cari e sulle persone a cui ha voluto bene»

«Vanessa amava salire in alto e ora è sulle vette più alte. Una parola è poco e due sono troppe per esprimere il nostro dolore»

Erano in tanti oggi pomeriggio alla chiesa parrocchiale di piazza Conciliazione a Uboldo per il funerale di Vanessa Gatti, 30 anni, originaria di Origgio, appassionata di montagna, travolta ed uccisa da una slavina domenica scorsa in Val Formazza assieme all’amico Roberto Biancon, 53enne originario di Arluno e docente all’Aimo di Saronno.

Cinzia era residente a Turate, ma le esequie si sono svolte ad Uboldo perché la donna era originaria del Saronnese. Ad officiare il rito funebre, iniziato alle 15, don Riccardo Pontani di Origgio ed il parroco di Uboldo don Armando Colombo.

Nella sua omelia don Riccardo ha rimarcato come «una parola è poco e due sono troppe per esprimere il dolore in questo momento. Una parola è poco e due sono troppe per cercare di portare consolazione in un momento come questo, per racchiudere e sintetizzare il mistero di una vita, come quella di Vanessa. Per esprimere la speranza che la morte non è la fine di tutto, non è l’ultima parola. Cosa possiamo dire? - ha detto dal pulpito - possiamo pregare perché la parola della preghiera in questo momento ci permette di sentire Vanessa vicina e presente. Lei che amava salire in alto ora è sulle vette più alte, quelle di Dio». 

Ha proseguito il sacerdote: «Lei che amava la vita, ora si trova in quella pienezza di vita che possiamo solo intuire. La nostra preghiera sia il modo più vero e sincero per esprimere l’affetto, la vicinanza. Restano tutti i perché che si affollano nei pensieri e nel cuore. La nostra preghiera l’accompagni e ci aiuti a stare di fronte a questo momento, ci aiuti a infondere speranza al nostro quotidiano, al fatto che la vita non è utile, ma che ha un senso anche di fronte a questi momenti. A Vanessa chiediamo di vegliare sui suoi cari, sulle persone a cui ha voluto bene».

Da IlSaronno.it

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