«L’urologia è una specialità chirurgica che si dedica per circa il 70% ai tumori urologici, che sono quelli del rene, della vescica, della prostata, del testicolo e del pene», ha introdotto questa branchia della medicina il dottor Carlo Buizza dell’Istituto Clinico San Carlo.
Per poi specificare che: «Mentre i tumori del rene e della vescica sono abbastanza frequenti anche nel sesso femminile, è chiaro che gli altri tre sono presenti solo nel sesso maschile».
Ma quando è consigliabile rivolgersi ad un urologo? «La visita urologica tendenzialmente viene raccomandata negli uomini al di sopra dei 50 anni, rivolta in particolare alla diagnosi precoce del tumore della prostata ma è chiaro che l’urologo terrà conto anche delle altre patologie che sono più frequenti nel sesso maschile. Come l’ipertrofia prostatica benigna, che è un evento molto frequente nell’uomo al di sopra dei 50 anni, e poi la calcolosi urinaria presente in entrambi i sessi. Nella donna l’interesse maggiore è rivolto alla terapia delle infezioni delle vie urinarie e dell’incontinenza urinaria».
Non solo gli over 50, infatti, la visita è «rivolta anche ai ragazzi in giovane età per le patologie congenite che sono frequenti in ambito urologico e poi è sempre consigliata perché spesso l’urologo può dare consigli sulla prevenzione di molte patologie, in particolare della calcolosi e dei tumori urologici».
Proprio riguardo a questi ultimi, il dottore ha voluto specificare: «Ricordo che non è che ci siano proprio dei comportamenti o delle regole specifiche per la prevenzione di tumori urologici, sono regole che valgono un po’ per tutti i tumori», che sono quelle classiche.
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