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Economia | 04 gennaio 2024, 08:00

Saldi invernali in Lombardia: si parte venerdì 5 gennaio

Il termine del periodo di sconti sarà il 4 marzo, disposto il divieto delle vendite promozionali nei trenta giorni prima dell'avvio dei saldi. La guida all'acquisto sicuro di Federazione Moda Italia e Confcommercio su prezzi, pagamenti e cambi

(foto d'archivio)

(foto d'archivio)

Il giorno antecedente l'Epifania, ovvero venerdì 5 gennaio, è la data scelta per l'inizio dei saldi invernali in Lombardia, per una durata massima di sessanta giorni, con termine il prossimo 4 marzo. La Regione ha disposto anche il divieto delle vendite promozionali nei 30 giorni prima dell'avvio. 

GLI SCONTI
La previsione è di sconti più alti rispetto a quelli praticati nel 2023ma inferiori nel confronto con il 2022, come emerge dallo studio dell’Unione Nazionale Consumatori, che ha analizzato i ribassi effettivamente praticati dai commercianti negli ultimi anni secondo le rilevazioni Istat, stimando il trend di quest’anno.

L’abbigliamento (indumenti e accessori) quest’anno registra un abbassamento medio dei prezzi del 20,4%, in aumento di 1 punto percentuale su gennaio 2023 e in flessione di 1,3 punti sui saldi invernali del 2022. In particolare, il record della convenienza spetta agli indumenti, che con una riduzione del 22,1% rappresentano la voce più scontata, +1,1 punti sullo scorso inverno, -1,3 punti su due anni fa. La diminuzione minore del prezzo, come sempre, spetta agli accessori (guanti, cravatte, cinture…), con una flessione dei listini del 9,6%.

Le calzature segneranno un ribasso del 18,2%, +0,7 punti rispetto al 2023, -2,2 punti sul 2022. Nel complesso, per abbigliamento e calzature lo sconto sarà del 20,1% (+1 punto nel confronto con l’inverno 2023, -1,4 sul 2022).

«Continuiamo a suggerire ai consumatori di guardare sempre al prezzo effettivo da pagare e di non farsi incantare da ribassi improbabili, che spesso nascondono fondi di magazzino o prezzi vecchi gonfiati che, nonostante la direttiva Omnibus sul prezzo precedente, ancora permangono. Ricordiamo poi ai consumatori che se il prodotto è difettoso non devono più denunciare il difetto entro due mesi dalla sua scoperta, anche se prima lo fanno e meglio è», afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.

IL VADEMECUM
La guida all'acquisto sicuro
e le regole di base per saldi chiari e sicuri è stata curata da Federazione Moda Italia-Confcommercio:

Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.

Prova dei capi: non c’è obbligo. È rimesso alla discrezionalità del negoziante.

Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless.

Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.

Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.

Redazione

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