«I sogni diventano realtà. Che sensazione incredibile fare il mio debutto professionistico e giocare di fronte ai miei tifosi. Grazie a tutti coloro che hanno sempre creduto in me». Kevin Zeroli, bustocco, diciannovenne tra pochi giorni, commenta così sul profilo Instagram l'ingresso in campo con il Milan ieri nella partita vittoriosa contro il Sassuolo. La prima volta su un campo di serie A, lui che già è capitano della Primavera rossonera.
Una gioia che contagia anche la sua città e in particolare l'Ardor, dove Kevin ha iniziato con il fratello Bryan. E dove ogni tanto passa ancora, con la sua spontaneità e la sua umiltà. Nell'oratorio di Sant'Edoardo, da sempre l'Ardor guidata da Alessandro Meraviglia insegna ai ragazzi che bisogna dare tutto, che i valori contano più di una vittoria, che pochi diventano campioni ma per realizzare quel sogno oltre al talento contano i valori stessi, l'atteggiamento giusto. Come quello di Kevin, del fratello, della sua famiglia che ha coltivato in maniera convinta e corretta le loro qualità.
Alessandro Lavazza, responsabile del settore giovanile, commenta così: «Kevin è arrivato piccolissimo con il fratello da noi... Ragazzi molto educati e la famiglia li ha sempre seguiti. Kevin giocava con ragazzi più grandi con grande entusiasmo, si vedevano subito qualità fuori dal comune». Così il Milan ha captato questo talento, quasi per caso, mentre osservava ragazzi più grandi, e l'ha fatto suo.
Dice ancora Lavazza: «Passa ancora ogni tanto col fratello, il cugino gioca nella nostra Under 14. Sempre molto disponibile con tutti per una foto e per una chiacchierata. Come Ardor siamo molto orgogliosi del suo percorso, abbiamo tutti un bellissimo ricordo del ragazzo e della sua famiglia. Sia lui sia Bryan erano evidentemente sopra la media».
Ma viene rimarcata la loro peculiarità: «La cosa bella era l'atteggiamento di entrambi. Giocavano con chiunque molto serenamente e con grande gioia e convinzione. Di Kevin qui hanno tutti uno splendido ricordo. Per le qualità e per l'entusiasmo».
Qualche riflessione sul suo ruolo e come lo interpreta: «È facile dire Gullit per il look. In realtà è un centrocampista moderno che ha qualità e forza fisica... forse ricorda di più Rijkaard del Milan di Sacchi».
Kevin era intervenuto un paio di mesi fa - LEGGI QUI - con un bel video messaggio alla festa del Milan Club, guidato da Antonello Castiglioni. Il suo post su Instagram ieri è stato inondato di commenti, anche di concittadini che oltre a fargli i complimenti hanno esclamato: «Busto Arsizio in serie A».
Pochi giorni fa, alla serata natalizia dell'Ardor il sindaco Emanuele Antonelli si era rivolto così ai giovanissimi calciatori: «Ho bisogno di bravi ragazzi come voi». LEGGI QUI
Sì, Kevin è proprio la conferma che essere bravi ragazzi, oltre che avere un indiscutibile talento, conduce al successo, quello vero.