Un asfalto che oppone alta resistenza sia alle temperature sia al carico. Come quello nelle autostrade, senza essere drenante. Perché il nuovo sottopasso di Sant'Anna a Busto - LEGGI QUI - non ne ha bisogno: è dotato di un sistema antiallagamento. Non vedremo dunque gli spettacoli, che si presentano sistematicamente in altre strutture.
È stata una lunga attesa, ma Busto può contare su un'opera che ha sfruttato la tecnologia più moderna ed è stata studiata nei minimi particolari. Un'opera ingente per la città, che l'amministratore unico di Agesp Attività Strumentali Alessandro Della Marra ci spiega nei dettagli. L'azienda ha realizzato in quattro anni, e in due tranche, l'opera in collaborazione con il Comune.
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Allagamento scongiurato, essendo questa una struttura nuova che ha potuto usufruire direttamente delle tecnologie esistenti. La pista ciclopedonale si divide, in modo che chi pedala può anche scegliere di percorrere un tratto senza salite impegnative.
È un'area protetta perché si è predisposta la videosorveglianza. Le scorribande
dei vandali nelle ore scorse, insomma, troveranno vita difficile: questo perché appunto le telecamere stanno per entrare in funzione.
Ma il taglio degli alberi? Della Marra replica che c'è stato «un miglioramento del patrimonio arboreo – spiega - sì, c'erano dei boschi ma l'area conteneva dell'eternit e doveva essere bonificata. Nei terreni adiacenti verrà ricreato il bosco».
Si tratta dell'opera più grossa fatta a Busto Arsizio, 8 milioni e mezzo.