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Cultura | 17 novembre 2023, 21:06

Circolo Gagarin e Marte uniti per «ricreare un tessuto culturale fatto di tante associazioni giovanili»

I ragazzi hanno inaugurato questa sera, nella loro sede di Busto, il progetto “C.r.a.f.t - costruire un futuro con la cultura”, realizzato grazie alla vittoria del bando del terzo settore di Regione Lombardia. Obiettivo riportare il territorio alla gloria di un tempo: «Fino a 10 anni fa nel periodo primaverile-estivo si tenevano 8-10 festival, adesso si possono contare sulle dita di mezza mano»

Da sinistra Caterina Rossi, Lia Locatelli e Giacomo Rogora

Da sinistra Caterina Rossi, Lia Locatelli e Giacomo Rogora

Il Circolo Gagarin di Busto Arsizio quest’anno parteciperà al progetto “C.r.a.f.t”, che ha come capofila l’associazione Marte di Varese. Un progetto che ha vinto il bando di Regione Lombardia del Terzo Settore 2023 e che ha ricevuto i primi finanziamenti in questi mesi.  
 
«Questa è la prima volta che, come Circolo Gagarin, collaboriamo con questa associazione – spiega Giacomo Rogora, consigliere direttivo del Circolo – ci siamo un pochino incrociati, uniti su un intento specifico che era l’idea che gli enti no profit sentono una certa responsabilità sociale rispetto al tema della cultura».  
 
«Quando ci siamo sentiti la prima volta con Caterina dell’associazione Marte- scuola di spettacolo di Varese – abbiamo parlato del fatto che l’offerta Culturale, non quella delle istituzioni che è ancora alta, è crollata a picco: fino a 10 anni fa nel periodo primaverile-estivo si tenevano 8-10 festival, adesso si possono contare sulle dita di mezza mano». E si sono interrogati sulla motivazione: «I tempi cambiano e anche il territorio, ci siamo guardati dentro e abbiamo capito che forse noi non siamo stati in grado di dare una sorta di ricambio generazionale».  
 
Da qui la nascita del progetto, di cui Giacomo ha spiegato la parte che farà il Circolo: «Da un lato abbiamo l’azione che mira soprattutto a creare gli spazi per gli artisti giovani del territorio in cui potersi esibire, quindi abbiamo creato questo palinsesto che durerà fino alla stagione 24/25, dall’altro lato vogliamo lavorare sul passaggio del testimone e per questo ripeteremo la “Gagarin accademy”».  
 
Poi parola all’associazione Marta, con Caterina Rossi e Lia Locatelli: «La nostra fetta di azione, come scuola di teatro, sarà rivolta ai ragazzi delle superiori, quindi lavoreremo con una terza dell’istituto Einaudi. Vogliamo tirare fuori ai ragazzi qual è l’urgenza e trasformarla in un messaggio comunicativo artistico e, per fare ciò, ci seguirà in questo percorso Jonas che è un’importante realtà di psichiatri e psicoterapeuti».

Michela Scandroglio

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