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Economia | 08 novembre 2023, 10:24

Cgil e Uil Lombardia verso gli scioperi del 17 e 24 novembre sulla Legge di Bilancio: «Il mondo del lavoro alza la testa»

«Una manovra che rischia di mettere in ginocchio l’Italia - dichiara il segretaria generale della Uil Enrico Vizza - una manovra che nonostante faccia proclami per i lavoratori non li tutela e non salvaguardia il potere d’acquisto dei salari»

Cgil e Uil Lombardia verso gli scioperi del 17 e 24 novembre sulla Legge di Bilancio: «Il mondo del lavoro alza la testa»

Cambiare la proposta di legge di Bilancio e le politiche economiche e sociali messe in campo dal Governo: con questo obiettivo si è tenuta l’assemblea unitaria dei quadri e delegati di Cgil e Uil Lombardia che ha lanciato, nel solco delle iniziative nazionali, lo sciopero del 17 novembre per il pubblico impiego, scuola, trasporto e lo sciopero del 24 novembre delle regioni del nord.

Il 17 novembre è previsto un presidio regionale sotto Palazzo Lombardia, mentre il 24 novembre si terranno manifestazioni in ogni provincia lombarda. A Brescia sarà presente il segretario generale della Uil Pierpaolo Bombardieri.

«La manovra economica del Governo ha segnato una direzione ben differente da quanto richiesto dalle lavoratrici e dai lavoratori e dalla piattaforma unitaria, firmata anche dalla Cisl, espressione delle manifestazioni del mese di maggio» dichiarano in una nota Cgil e Uil Lombardia. 

Alessandro Pagano, segretario generale Cgil Lombardia, sottolinea che «il mondo del lavoro alza la testa contro una manovra che colpisce le fasce più deboli del paese. Il sindacato confederale si assume la responsabilità di dire a gran voce che le misure volute dal Governo vanno cambiate perché avvertiamo di nuovo il segno dell’austerità, vengono colpiti i diritti universali garantiti dalla Costituzione. In Lombardia come nel resto del Paese vediamo il crollo della qualità dell’occupazione, sempre più precaria, con redditi sempre più bassi e un’organizzazione del lavoro che fa aumentare il rischio quotidiano di farsi male: tre morti sul lavoro al giorno. È inaccettabile. Muoviamoci uniti, ribelliamoci. Abbiamo deciso di scioperare, è un atto di sacrificio. Non dobbiamo convincere le persone a scioperare per farci belli riempiendo le piazze, ma dire che ci assumiamo la responsabilità di essere contro la logica che ci vuole tutti contro tutti, sempre più poveri e precari. Scioperiamo perché chi non ha voce possa essere ascoltato, scioperiamo per ritornare a far cambiare idea a questo governo».

Enrico Vizza, segretario generale Uil Lombardia afferma che «oggi è solo il primo passo per una mobilitazione nazionale contro una manovra che rischia di mettere in ginocchio l’Italia. Una manovra che nonostante faccia proclami per i lavoratori non li tutela e non salvaguardia il potere d’acquisto dei salari. Non hanno accolto la richiesta di detassazione, hanno peggiorato la Fornero dopo averla strumentalizzata a fini elettorali, fa regali fiscali ai soliti, non investe in sanità tendendo a distruggere quella pubblica a favore di quella privata. E che dire dei giovani, della casa, del diritto di abitare, del lavoro povero o della sicurezza sul lavoro. Noi rappresentiamo il paese reale, quello che questo Governo ha dimenticato nonostante quotidianamente sottolinei che pensa a lavoratori e famiglie. È per questo che la mobilitazione continuerà con gli scioperi finché questo Governo non inizierà ad ascoltarci».

Redazione

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