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Territorio | 30 ottobre 2023, 07:27

Violenza alla stazione, il sindaco Sarah Foti: «Stiamo facendo tutto quanto nelle nostre possibilità, ma serve un sostegno concreto dalle istituzioni regionali e nazionali»

LE RIFLESSIONI. La prima cittadina sollecita risorse ma non solo: «Mi piacerebbe che i nostri rappresentanti mostrassero la stessa attenzione e celerità dimostrata nello sbloccare presunte impasse dello sviluppo aeroportuale anche e soprattutto in tematiche così importanti. Porterò nuovamente le nostre istanze di maggior sicurezza nelle sedi opportune, a costo di andare sino a Roma»

Violenza alla stazione, il sindaco Sarah Foti: «Stiamo facendo tutto quanto nelle nostre possibilità, ma serve un sostegno concreto dalle istituzioni regionali e nazionali»

Un intervento in cui si leggono dolore per la vittima, consapevolezza di quanto è stato possibile realizzare per una maggiore sicurezza ma anche di quanto - tanto, ciaone in un territorio con l'aeroporto - si dovrebbe fare sollecitando non solo risorse ma tempi e risposte diverse dalle istituzioni. È quello del sindaco di Ferno Sarah Foti dopo la violenza avvenuta nei pressi della stazione. LEGGI QUI

Riflessioni articolate, che ha condiviso con i cittadini sui social, e un richiamo preciso ai rappresentanti dei vari livelli istituzionali. 

La vicinanza

Il primo pensiero appunto «è andato naturalmente alla vittima dello stupro, alla quale, per quanto possa servire in un momento così drammatico, esprimo la vicinanza e la solidarietà mia e di tutta l’Amministrazione Comunale  - aggiungendo - Alle sensazioni di dolore e di dispiacere nei riguardi della ragazza vittima di violenza, oltre che di rabbia e di disgusto nei confronti di un essere indegno che commette uno dei reati  più gravi contemplati dal nostro codice penale».

Quindi le riflessioni, che partono da una messa in discussione. Si è fatto tutto ciò che si poteva?

Turni straordinari e telecamere

Da questo punto di vista, Foti risponde di sì: «Già stiamo facendo tutto quanto nelle nostre possibilità per prevenire ogni forma di violenza e di inciviltà. Il nostro Comune ha siglato il Protocollo di Sicurezza sulle Stazioni Ferroviarie proposto dalla Prefettura di Varese e, sulla scorta di questa firma, gli agenti del nostro Comando, nonostante le carenze di organico, non hanno esitato a mettersi a disposizione per effettuare, insieme alle Polizie Locali del circondario, turni straordinari a presidio delle Stazioni».

E ancora, le telecamere: «Il Comune di Ferno non sta lesinando nulla in tema di videosorveglianza. Sono stati da poco spesi 70 mila euro per rinnovare le telecamere obsolete e per potenziare tutto il sistema di sorveglianza del territorio, che, nel frattempo, è stato oggetto di una ulteriore mappatura, in vista del posizionamento di nuove ed altrettante videocamere in punti strategici del paese».

Poi l'educazione: «Stiamo impegnando risorse ed energie per promuovere azioni, iniziative e campagne di sensibilizzazione sul tema della sicurezza, partendo dalle scuole per arrivare al mondo adulto. Noi ci crediamo. Crediamo che i problemi, soprattutto quelli più gravi, non debbano essere affrontati né con la retorica né con il cinismo, bensì dandosi da fare concretamente per promuovere una società migliore».

L'appello alle istituzioni

Ma da soli, non si va da nessuna parte ed è su questo tema che il sindaco insiste con risolutezza. Né è una sola questione di - pur importanti risorse-, sottolinea : «I soli Comuni, con le proprie risorse economiche e di personale, faticano, ad esempio, a potenziare le forme di controllo sul territorio; questo non certo per inerzia delle Forze dell’Ordine, ma per l’oggettiva carenza di mezzi, da intendersi in particolare come personale da far scendere in campo in maniera sistematica e costante nelle zone nevralgiche del paese. Quello che sto per scrivere valga come un ulteriore appello rispetto a quanto già sostenuto in Prefettura da molti Sindaci e dai comandanti di Polizie Locali e Forze dell’Ordine in genere: serve un sostegno concreto anche da parte delle Istituzioni Regionali e Nazionali; e, voglio precisare, non solo in termini di denaro, ma anche in termini di celerità nel raccogliere le istanze e agevolare le amministrazioni locali nelle politiche volte all’assunzione delle forze necessarie a garantire una sicurezza percepibile e diffusa sul territorio».

Sì, servono anche le risorse: «Nelle caserme il personale è scarno e spesso impegnato in faccende burocratiche; nei Comuni servono agenti che possano impegnarsi nel controllo del territorio».

E allora risuona un auspicio: «Mi piacerebbe che i nostri rappresentanti in Parlamento e nelle istituzioni governative mostrassero la stessa attenzione e celerità dimostrata nello sbloccare presunte impasse dello sviluppo aeroportuale anche e soprattutto in tematiche così importanti, concrete e pregnanti com’è quella della sicurezza, una sicurezza che nel caso del nostro territorio è spesso strettamente legata proprio al fatto di trovarsi a ridosso di un aeroporto internazionale della portata di Malpensa e di una stazione ferroviaria che congiunge lo scalo alla Centrale di Milano. Occorre che ci stiano vicini e che ci aiutino molto più di quanto stanno facendo. Non c’è più tempo per aspettare».

È questo che conta, per far sì che altre donne non debbano vivere il dramma della giovane violentata. Perché non si ripetano altri gravi episodi. 

Con le Forze dell’Ordine

«Dovere di un sindaco in queste circostanze, oltre a ragionare sul proprio operato per migliorare le condizioni di vita del proprio paese, è quello di non smettere di darsi da fare - ribadisce Sarah Foti - In queste ore ho preferito informarmi attraverso contatti con i Carabinieri della Stazione di Lonate Pozzolo, confrontandomi con il Comandante della Polizia Locale e riflettendo di conseguenza. Continuerò ad agire sul nostro territorio, per quanto in mio potere, e a portare nuovamente le nostre istanze di maggior sicurezza nelle sedi opportune, a costo di andare sino a Roma, per essere ascoltata a nome di tutti i miei concittadini, ma anche a nome del Comando di Polizia Locale e delle Forze dell’Ordine, persone spesso lasciate sole e in poche rispetto a situazioni talvolta difficili persino per la loro stessa sicurezza».

Così intende agire, invece di «rilasciare commenti su uno stupro... Cosa c’è da dire? Le parole rischiano di suonare come vacua retorica».  O di entrare «sulla questione giustizia - conclude - Sarei banale e scontata; ritengo che il sentimento delle persone perbene di fronte a questi fatti sia e debba essere uno solo».

https://www.ilbustese.it/2023/10/28/leggi-notizia/argomenti/cronaca-26/articolo/aspetta-lapertura-della-stazione-ragazza-violentata-nella-notte.html

Marilena Lualdi

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