Terzo incontro del ciclo, organizzato dal Centro Culturale Tommaso Moro, “Gender, lavoro, intelligenza artificiale. Epoca di cambiamento o cambiamento d’epoca?”. L’appuntamento, "La sfida dell'intelligenza artificiale", è in programma sabato 4 novembre, alle 17.30, nell’aula magna della scuola Sacro Cuore, a Gallarate, in via Bonomi 4.
Approfondimento con Jonah Linch (ricercatore per l’Università di Pavia e per IIMAS, è laureato in Fisica alla McGill University di Montréal, ha studiato filosofia e teologia all’Università Lateranense e ha conseguito il Master in Education presso la George Washington University) e Daniele Magazzeni (laureato all’Università degli Studi di L’Aquila, ha conseguito il Dottorato in Informatica nel 2005; è stato professore in Artificial Intelligence al King’s College London fino al 2020, per poi essere chiamato a dirigere il gruppo di ricerca in I.A. presso J.P. Morgan dove oggi è Managing Director and Global Head Director of the XAI Center of Excellence; è autore di numerosi articoli e di diversi brevetti sui temi di AI applicata all’ottimizzazione di processi e risorse, strategie di trading e correttezza dei sistemi AI).
Di seguito, l’introduzione degli organizzatori.
Il boom integrato di neuroscienze, nanotecnologie e intelligenza artificiale promette di superare parecchi limiti che sembravano invalicabili. Deleghiamo già a computer e algoritmi non solo lavori, ma decisioni, scelte, responsabilità. Grandi e piccoli: dai percorsi del navigatore alla selezione dei nuovi assunti nelle aziende, dalla guida dell’auto alle sentenze legali (negli USA già adesso in 13 Stati a decidere le pene di certi reati è un algoritmo che in base al tuo curriculum penale, all’ambiente in cui vivi e da cui provieni, calcola le probabilità di recidiva). E sono solo esempi di una lista sempre più lunga. Insomma, l’unione tra uomo e macchina, il potenziamento della nostra capacità di calcolare, prevedere, manipolare dati – ma possiamo dire “conoscere”? – apre già adesso questioni enormi.
L’incontro chiude il trittico iniziato con “Pensare il Gender: fluidità sessuale e crisi antropologica, tra cause e conseguenze” e proseguito con “La Società della prestazione e le nuove schiavitù. Riflessioni sul lavoro”.
Ingresso libero.