Da più di un decennio nel pomeriggio del terzo sabato di ottobre le strade di Olgiate Olona ospitano una passeggiata davvero speciale: la Zampettata d’Autunno, che dà modo ai cani che abitano in paese, e ai loro compagni di vita a due zampe, di trascorrere qualche ora tutti insieme all’aria aperta.
«Siamo arrivati all’anno 12 – ha ricordato il comandante della Polizia Locale Alfonso Castellone – qualche cane di allora è ancora qui con noi, altri purtroppo ci hanno lasciati; questo è un momento conviviale che ci permette di essere presenti e di dimostrare che i cani possono essere parte della vita delle nostre comunità senza causare disagio a nessuno».
Capita spesso, infatti, che in molti si lamentino della presenza di deiezioni canine sulle strade o del fatto che l’animale del vicino abbai nei momenti più diversi della giornata, e la mancanza di attenzione di questi pochi proprietari fa sì che si tenda a generalizzare e attribuire questi difetti a chiunque viva con un cane.
Niente di più sbagliato, come dimostra, anno dopo anno, la Zampettata d’Autunno, durante la quale diverse decine di quattrozampe passeggiano serenamente sulle strade del paese senza disturbare nessuno e senza lasciarsi dietro alcun segno del loro passaggio, ascoltando insieme ai loro compagni di vita a due zampe gli aneddoti storici raccontati da Lucilla, che ha accompagnato il gruppo per tutto il percorso.
«Personalmente – ha commentato l’assessore Luisella Tognoli – mi congratulo del fatto che il comando porti avanti questa bellissima iniziativa da così tanti anni; non tutti i comuni hanno un Ufficio Tutela Animali e a Olgiate c’è da molto tempo.
A Olgiate una famiglia su sei ha un cane, e anche per questo è così importante il lavoro del Comando, che spesso riesce a fare la differenza recuperando i cani e i catti smarriti e riportandoli a casa, con grande gioia dei proprietari».
Alla camminata quest’anno hanno anche partecipato alcuni volontari di Apar di Busto, accompagnati da Rud, un dolcissimo rottweiler salvato da una situazione di disagio che, dopo aver affrontato un percorso di rieducazione per poter rientrare serenamente nell’ambiente urbano, oggi è in cerca di una famiglia che lo ami e gli dia tutto l’affetto che merita.
«Quello che stiamo cercando di fare in Apar – hanno spiegato i volontari – è puntare molto sulla professionalizzazione per garantire ai cani ospiti del rifugio Elia una reale seconda possibilità di vita; lavoriamo sul recupero del loro comportamento e gli insegniamo un maggiore capacità di integrazione nell’ambiente urbano per mandarne a casa il più possibile».
E, a giudicare dal comportamento di Rud, che per tutta la passeggiata ha coesistito pacificamente sia con le persone che con gli altri animali presenti, senza dare alcun segno di nervosismo di alcun tipo, questo approccio si sta rivelando decisamente vincente.