Nella mattinata di oggi, giovedì 12 ottobre, si è svolta l’ultima udienza riguardante la denuncia per diffamazione sporta dal sindaco Elisabetta Galli, dall’assessore Sara Liguori e dal consigliere Gianluigi Guzzetti, durante la quale il giudice ha stabilito il non luogo a procedere per intervenuta estinzione del reato a fronte di condotta riparatoria degli imputati.
«Da parte nostra – commenta la prima cittadina di Marnate – vi è soddisfazione per il fatto che l’oggetto della querela si è rivelato fondato, e che il giudice abbia deciso di accogliere le nostre eccezioni riformulando l’imputazione come diffamazione aggravata.
Questo significa che il volantino che fu diffuso allora conteneva effettivamente affermazioni fuorvianti e lesive per le persone citate, e che questo sia stato riconosciuto anche dalla magistratura non fa altro che rafforzare il fatto che si trattava di qualcosa che non rispondeva a verità».
La vicenda è quella del volantino affisso alle bacheche comunali nel settembre del 2019 dal titolo “Cerchi lavoro?”, all’interno del quale erano stati citati i tre esponenti della maggioranza, contestando loro una presunta mancanza di chiarezza riguardo alcuni incarichi professionali. Ciò non era stato accolto con favore dai diretti interessati, al punto tale da spingerli a chiedere l’intervento della magistratura.
«Nell’ambito dell’udienza di oggi ci è stata fatta un’offerta riparativa – prosegue il sindaco Galli – a cui abbiamo ribattuto chiedendo che alla proposta economica avrebbero dovuto essere aggiunte formali scuse pubbliche, alla quale è stato risposto in maniera negativa.
Quello che abbiamo fatto, infatti, non è stato fatto per una qualsiasi forma di rientro economico, ma per difendere la nostra immagine che era stata pesantemente lesa da quel volantino; ecco perché crediamo sia giusto che gli autori si scusino utilizzando gli stessi mezzi usati allora, diffondendo il messaggio come nel 2019 anche attraverso le bacheche comunali».