Economia - 07 ottobre 2023, 07:53

Non statistiche ma un bollettino di guerra: 112 morti sul lavoro in Lombardia nel 2023. La Uil: «Non si parli di fatalità»

Duro comunicato del sindacato dopo la pubblicazione dei dati Inail che fanno registrare anche oltre 71mila denunce di infortunio. La segretaria Dacquino: «Alla Regione chiediamo un impegno concreto, con investimenti mirati sulla formazione e meno eventi di cornice»

Più che una statistica sembra un bollettino di guerra quello che emerge analizzando i dati Inail riguardanti la Lombardia112 morti da inizio anno, oltre 71.314 denunce di infortunio nel complesso e 2.672 malattie professionali.

«E nessuna azione concreta per fermare questa strage sul lavoro» attacca in un duro comunicato la Uil Milano Lombardia. 

«Istituzioni, politica, parti datoriali, dovrebbero assumere e far proprio il monito del Capo dello Stato: rendere i luoghi di lavoro posti sicuri, in cui sia rispettata la dignità della persona» dichiara Eloisa Dacquino, segretaria confederale UIL Lombardia.

«Assistiamo invece alla normalizzazione delle morti sul lavoro, alle tragedie derubricate in fatalità. Che fatalità non sono mai, perché dietro un infortunio ci sono sempre responsabilità e per queste responsabilità non risponde nessuno. Per questo chiediamo con forza che venga istituito il reato di omicidio sul lavoro» prosegue la segretaria Uil. 

«A Regione Lombardia e all’assessore Bertolaso chiediamo un impegno concreto, a partire da investimenti mirati sulla formazione. Meno eventi di cornice e milioni di euro in capi di abbigliamento, maggiore ricerca delle soluzioni a tutela della vita delle persone» conclude Dacquino. 

Redazione