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Malpensa | 29 settembre 2023, 16:57

VIDEO. La protesta dei lavoratori dell'handling di Malpensa: «Chiediamo solo un contratto di lavoro dignitoso per arrivare alla fine del mese»

Sit in dei sindacati nel pomeriggio di oggi al Terminal 1 dello scalo della brughiera e sciopero "ridotto" a causa della precettazione voluta dal ministro Salvini. La UilTrasporti: «Contratto scaduto da sette anni, sicurezza sul lavoro e adeguamento salariale punti fermi della trattativa». Albrizio: «Salvini irrispettoso e anticostituzionale nei confronti del diritto di sciopero»

Il sit in di protesta dei lavoratori dell'handling di Malpensa

Il sit in di protesta dei lavoratori dell'handling di Malpensa

Sciopero ridotto a causa della precettazione voluta dal ministro dei Trasporti Matteo Salvini e sit in di protesta al Terminal 1 dell'aeroporto di Malpensa oggi da parte dei lavoratori dell'handling e dei sindacati. 

«Lavoratrici e lavoratori chiedono dignità e il rinnovo del contratto scaduto da ben sette anni - dichiara il segretario provinciale della UilTrasporti Varese Giampaolo Biasi - pretendiamo rispetto e chiediamo con forza un rinnovo contrattuale che permetta a tutti i lavoratori e lavoratrici ed alle loro famiglie di poter arrivare a fine mese con dignità. La sicurezza sul lavoro e l’ adeguamento salariale devono essere un punto fermo in questa trattativa. La UilTrasporti da sempre è vicina ai lavoratori e alle loro famiglie, e lo sarà sempre».

«Ci alziamo alle 4 e alle 5 del mattino, lavoriamo i sabati e le domeniche ma con lo stipendio non riusciamo ad arrivare alla fine del mese" protestano i lavoratori del settore di Malpensa. 

In una nota interviene anche il segretario regionale della UilTrasporti Antonio Albrizio. 

«Davanti a un contratto che non viene rinnovato da 7 anni – evidenzia il segretario generale Uil Trasporti Lombardia Antonio Albrizio - con una difficoltà tangibile per tutti lavoratori lo sciopero era e resta l’unica soluzione. Riteniamo che l'azione fatta dal ministro Salvini di precettazione e di riduzione dello sciopero sia assolutamente irrispettosa del diritto di sciopero e del diritto di lottare dei lavoratori e abbia dei profili anche incostituzionali. Noi non ci fermiamo. Abbiamo deciso di confermare lo sciopero e pensiamo che in mancanza di soluzioni torneremo ancora a scioperare. Il ministro Salvini, invece di limitarsi a precettare e a gonfiare petto per aver ridotto le ore di sciopero, pensi a parlare con le associazioni datoriali e con le aziende e favorire una soluzione giusta per la vertenza di questi lavoratori che vedono giorno per giorno ridurre il proprio potere d’acquisto a fronte di un’inflazione che continua a mordere». 

 

Matteo Fontana

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