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Busto Arsizio | 29 settembre 2023, 15:15

VIDEO. Il teatro che cresce a Busto: «Otto sale e il bello di collaborare»

Presentata la stagione teatrale che inizia il 6 ottobre: imprenditori e volontari, due aspetti ugualmente importanti. «I teatri accendono i quartieri»

VIDEO. Il teatro che cresce a Busto: «Otto sale e il bello di collaborare»

Il teatro che chiama gli appassionati e non solo, che accende i quartieri e che dopo la pandemia, nonostante le difficoltà da esse procurate cresce.

A Villa Tovaglieri venerdì 29 settembre è stata presentata la stagione teatrale di Busto Arsizio: a rapporto le sale storiche e anche quelle ritrovate o con una nuova giovinezza in corso.

«In alcuni casi ci sono imprenditori, in altri volontari - ha rimarcato la vicesindaco Manuela Maffioli - Ringrazio le parrocchie per il lavoro che hanno svolto. Alle sale si è aggiunta la Pro Busto ora».

Allora carrellata di teatri. Partendo da Cetti Fava, di Spazio Teatro Alberto Caprioli: «Con cautela e ottimismo abbiamo programmato una stagione dedicata all’anima. Perché i teatro è cibo per anima». Avanti gli spettacoli in inglese e spagnolo, non mancherà un musical, "Hamlet" per Palkettostage, che è ambasciatore di Busto in tutt'Italia con le sue produzioni.

A Sacconago il Lux, ha spiegato Ottavia Caccia, presenta cinque spettacoli e in omaggio a Busto europea città dello sport si parte con "Invincibili" il 26 ottobre: sono storie di atleti che non si sono mai arresi. Inoltre, si sta a fianco delle compagnie di appassionati e attenti alla beneficenza, da sempre un riferimento, come Amici allo Sbaraglio e Punto a capo.    

I Viandanti Teatranti approdano alla sala Pro Busto e con Fabrizio Bianchi e Alessandro Grima raccontano: «Traslochiamo per portare avanti la nostra identità e cultura con i corsi per bambini e adulti. A fine serata togliamo sedie e balliamo o teniamo conferenze. Ci piace che il teatro recuperi la dimensione comunitaria e abbiamo organizzato un'iniziativa anche con il professor Ernesto Speroni e nove associazioni sul rogo dei libri ad opera dei nazisti per la Giornata della Memoria». Sabato 21 ottobre via con "C'era due volte il barone Lamberto".

Diverso ancora l'approccio del Fratello Sole, il teatro dei Frati, ha illustrato Benedetta Sarrica: «Ognuno ha la sua identità, abbiamo pensato a qualcosa che potesse far crescere. Come già fatto con "Sulle Vie della bellezza", ora metteremo al centro silenzio e parola, termini da riconquistare. Il 7 ottobre si parlerà del presepe di Greccio, poi due film d’arte e proporremo il Teatro Sacro. Ingresso libero per accendere quartiere».

Ci si sposta al Teatro Sociale Cajelli, con Daniele Geltrudi: «Avremo 4 appuntamenti due di prosa, due di opera. Puccini protagonista, con la Bohème il 10 dicembre, di nostra produzione con il regista Alberto Oliva e il maestro Maro Beretta. A marzo la Madama Butterfly.  Per la prosa, un richiamo alla nostra storia con Delia, attraverso Goldoni e Pirandello». Primo spettacolo il 24 novembre "Baruffe, sottane e zecchini". Il 22 marzo un particolare incontro che immagineremo tra de Unamuno e Pirandello».

A Sant’Anna con entusiasmo Sara Terlizzi spiega come torni la stagione «grazie a un'unione di forze, con Oblò, volontari storici e don David Maria Riboldi. L'idea è di portare il teatro attivo sociale»· torna in stagione grazie a unione di forze. Oblò- carcer- volontari storici e don David.  Idea è portare il teatro attivo sociale». Primo spettacolo, i dolore e la vendetta venerdì 6 ottobre alle 21.  

Il Teatro Manzoni non sta nella pelle. Alberto Zanoli ricorda che questo «è un anno molto importante, perché compiamo 70 anni. Ci sarà una festa l'8 ottobre per ringraziare tutti i nostri volontari. Per i nostri nove spettacoli si parte il 10  ottobre con "Sogni" e i Legnanesi, mentre per gli abbonamenti - che iniziano il 2 ottobre - si comincia il 6 novembre con Gabriele Cirilli».

Al San Giovanni Bosco, già si è presentata la stagione nei giorni scorsi. Il direttore artistico Claudio Fantinati ribadisce il tema, "Nessun uomo è un'isola", che verrà sviluppato in cinque spettacoli, di impronta varia, per gli adulti e altrettanti per gli adulti.  Senza trascurare il cinema, ha ricordato Franco Martignoni.

Allora, che teatro sia, «le sale sono pronte e la programmazione è merito di tutti«, ha detto la vicesindaco Maffioli. Che ha lanciato un appello anche ai cittadini poco avvezzi finora a questa forma cultura: vale la pena anche andarci per ripagare gli sforzi dei teatri e con il piacevole pericolo di affezionarsi. 

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Ma. Lu.

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