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Alto Milanese | 28 settembre 2023, 19:16

Alto Milanese e prima accoglienza ai profughi, «ciascuno si impegna a fare la sua parte»

Prefettura di Milano e Comune di Legnano siglano un’appendice all’accordo di collaborazione

Il sindaco Radice

Il sindaco Radice

È stata firmata oggi tra Prefettura di Milano e Comune di Legnano, capofila della Rete territoriale di accoglienza straordinaria Alto Milanese, un’appendice all’accordo di collaborazione per la prima accoglienza profughi, che era stato definito originariamente per i cittadini ucraini in fuga dal conflitto nella primavera 2022.

Tre sono i punti sostanziali dell’appendice, alla luce degli sviluppi delle dinamiche migratorie verso il nostro Paese nell’anno e mezzo trascorso dal marzo 2022.

Innanzitutto l’estensione dell’accordo di collaborazione all’accoglienza dei profughi provenienti da Paesi terzi rispetto all’Ucraina, per cui la giunta comunale di Legnano, recepita la decisione dell’Assemblea dei sindaci del Piano di Zona dell’Alto Milanese, aveva già approvato le linee di indirizzo per l’ampliamento della rete territoriale di accoglienza straordinaria rispondendo alla richiesta avanzata dalla Prefettura di Milano a tutti i Sindaci di incrementare i posti messi a disposizione per le persone richiedenti protezione internazionale, alla luce dell’eccezionale aumento dei flussi di persone migranti in ingresso in Italia attraverso le rotte del Mediterraneo.

In secondo luogo l’ampliamento del numero dei posti di accoglienza della struttura comunale “CAS Cadorna” da 25 a 57 posti complessivi, per cui sono stati posizionati 8 moduli abitativi temporanei e dove, da oggi, sono ospitate donne e madri con bambini provenienti da Paesi africani che si sommano ai 17 posti nei CAS occupati dai cittadini ucraini. Le spese per il noleggio e l’allacciamento dei moduli saranno rimborsate interamente al Comune di Legnano dal Ministero dell’Interno. Il Cas è gestito dalla Croce Rossa Italiana - sezione di Legnano.

Da ultimo viene sancita l’attivazione di una “clausola di riserva”: l’impegno della Prefettura di Milano a non attivare ulteriori strutture di accoglienza, o comunque a non incrementare il numero degli ospiti, nel territorio del Comune di Legnano, se non d’intesa e nell’ambito dell’accordo di collaborazione. Questo impegno si estende ai Comuni dell’Ambito Alto Milanese che attiveranno nei propri territori posti ulteriori per l’accoglienza per migranti ordinari in attuazione dell’accordo.

«Legnano, con i suoi 98 posti, tra CAS e SAI, è un esempio da seguire – ha sottolineato il Prefetto di Milano Renato Saccone – perché un’accoglienza equilibrata nel territorio metropolitano, curata, con l’impegno diretto delle Amministrazioni locali, è garanzia di miglior cura delle persone accolte, di più attento controllo sociale e di minore impatto sul territorio, con indubbi effetti positivi sulla sicurezza urbana».

 

Dichiara il sindaco Lorenzo Radice: «Coerentemente con la scelta di un modello di accoglienza diffusa fatta già anni fa da questo territorio, l’Alto Milanese conferma, con l’appendice all’accordo con la Prefettura di Milano, un impegno preciso: fare ognuno la propria parte per affrontare un fenomeno, quello migratorio, che non ha più le caratteristiche dell’eccezionalità, ma che è ormai diventato strutturale. Alla luce dell’esperienza che abbiamo maturato in questi anni possiamo tranquillamente affermare che questo modello basato su accoglienze di gruppi piccoli funziona, essendosi dimostrato capace di dare la giusta attenzione sia alle esigenze dei richiedenti asilo, sia a quelle di sostenibilità sociale e sicurezza richieste dalla popolazione: la dimostrazione è che col tempo molti di loro sono passati al SAI, e hanno realizzato percorsi di vita che li hanno portati a una vera e completa integrazione nelle nostre comunità, che quasi sempre nemmeno più si accorgono della loro presenza».

C. S.

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