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Storie | 22 settembre 2023, 08:00

La corsa non ha età per quattro amici dell’Atletica San Marco di Busto

Angelo Borsani, Angelo Brazzelli, Giorgio Vatilli e Giorgio Castiglioni, tra gli 83 e gli 87 anni, non hanno abbandonato questa passione. Il loro nome, nelle diverse competizioni, non manca mai

La corsa non ha età per quattro amici dell’Atletica San Marco di Busto

Loro la corsa ce l’hanno nel sangue. Fin da ragazzini, quando macinavano chilometri e chilometri, la corsa è stata la compagna di vita. Ma anche ora, ultraottantenni non scordano il loro primo amore e comunque riescono a completare le gare, magari alternando qualche passo di camminata.

Angelo Borsani 87 anni, Angelo Brazzelli anche lui 87, Giorgio Vatilli di 83 e Giorgio Castiglioni sempre 83 sono aficionado attivissimi dell’Atletica San Marco. Credono nel valore della corsa. Ci hanno sempre creduto. «Quando corri ti esuli dai problemi – spiega Castiglioni – Ti libera la mente. I pensieri superflui scompaiono e rimane spazio per l’immaginazione e per le riflessioni solo apparentemente più inutili e meno produttive. La creatività è spinta al massimo e riesci a pensare a poche cose ma in maniera molto intensa. Poi è bello il gruppo che si crea: correre aggrega le persone».

Ferma dunque la convinzione che la corsa non solo serve per mantenersi in forma e ricevere quella carica di energia positiva utile ad affrontare le sfide quotidiane, ma anche per migliorare l’autostima, a porsi degli obiettivi da raggiungere. Che si corra per pochi chilometri, per una maratona o una gara, lo scopo è sempre quello: arrivare al traguardo, avendo sempre un obiettivo ben definito e facendo di tutto per raggiungerlo. Loro non si spaventano davanti alla fatica, perché sanno che è proprio quella che dà la forza per arrivare alla fine del percorso. E così sono stimolati a muoversi, a non mollare e a non rimandare mai. E questi valori hanno ben saputo applicarli nella vita, in altre situazioni. Loro sanno bene che per raggiungere un obiettivo è sempre necessario impegnarsi.

Così la corsa come metafora della vita. Lo ha imparato Giorgio Vatilli che non si è lasciato sfuggire le maratone di Roma, Venezia, Parigi, Vienna, Monaco, che ha sgambettato per cinque volte in competizioni di 100 chilometri, che è stato a Folgaria per la 50 chilometri e anche oggi nonostante i suoi 83 anna passeggia per chilometri e chilometri lungo l’Olona.

Lo ha imparato Giorgio Castiglioni che a sua volta ha tenuto alti i colori della società bustese nelle maratone di Milano, Parigi, Atene, Asiago e Venezia.

Lo ha capito bene Angelo Brazzelli con la maratona di Venezia, New York, Milano e la mezza di Gravellona Toce, Cremona e Monza. Lui ha anche la passione dello sci da fondo: «Ho partecipato a 40 marcelonghe sugli sci e ancora adesso scio. Mi piace sempre camminare anche in montagna e mi alleno lungo i canali del Ticino, anche 12 chilometri al giorno».

Non ultimo ha ben assimilato la bellezza della corsa Angelo Borsani: di anni ne ha 87, ma non può dimenticare i momenti belli trascorsi ai campionati italiani a Cesano Boscone, a Cremona, la mezza in Val d’Ayas, i campionati di corsa in montagna.

Per tutti non sono ricordi lontani, ma vivissimi e alternando qualche passo più lento, i quattro amici della San Marco sono sempre pronti alle competizioni, e sempre pronti a dare una mano alla loro società.  

Laura Vignati

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