Appena puntellata la fascia destra, con l'acquisto di Renault (LEGGI QUI) la Pro Patria di mister Riccardo Colombo fa le prove generali in vista del campionato, domani alle 16.30, nell'amichevole contro l'Alcione - club di serie D - allenato dall'ex (e mai dimenticato) Giovanni Cusatis.
L'appuntamento è al centro sportivo “Kennedy” a Milano, in via Alessio Olivieri.
Gli orange di Cusatis arrivano da un ottimo campionato in Serie D, concluso con la vittoria nei playoff ed un sogno serie C che poi non si è concretizzato in estate. Ma le ambizioni della compagine milanese rimangono comunque alte. Insomma, un test probante per i tigrotti, a una settimana dall’inizio del campionato e dall'esordio in casa contro la Giana Erminio. Un'amichevole dove si disegnerà, con ogni probabilità, l'undici titolare per settimana prossima (al netto delle assenze fin qui patite nella preparazione, soprattutto nel reparto difensivo), anche se dal mercato potrebbe ancora arrivare qualche novità da qui al 31 agosto (un difensore quasi certamente e una punta - più no che sì).
Ma Alcione-Pro Patria ha un sapore speciale soprattutto per il rendez-vous con Giovanni Cusatis. Un tecnico che ha saputo entrare nei cuori dei suoi tigrotti – in quella bellissima annata 2011-12 in serie C2 – e dei tifosi bianco-blu per l'umanità, la disponibilità e soprattutto la voglia di non arrendersi mai, in campo e fuori, per una maxi-penalizzazione di 13 punti, “tesoro” (di nome e di fatto) della precedente gestione.
L'anno scorso, nel nostro “Stadio Aperto”, Giovanni Cusatis ripercorse ciò che accadde più di 10 anni fa (LEGGI QUI). «Dopo una sconfitta, ho riunito la squadra in mezzo al campo, il famoso cerchio l'hanno chiamato. Avevamo messo tanto e non eravamo riusciti a concretizzare... mi è venuta subito la scintilla, tramite i ragazzi volevo mandare un messaggio alla gente. Noi ci siamo e non molliamo di un centimetro. Abbiamo iniziato a svoltare alla quattordicesima, da lì abbiamo fatto una cosa pazzesca. Era una squadra di qualità».
E come dimenticare i quattro moschettieri della difesa: Bonfanti, Nossa, Polverini e Taino. La classe di Mora e Bruccini in mezzo al campo e la coppia-gol Serafini-Cozzolino. Una Pro Patria che avrebbe vinto il campionato a mani basse - senza penalizzazione - e che spianò la strada alla promozione dell'anno successivo con Aldo Firicano in panchina.
Un'annata piena d'orgoglio e soddisfazioni che Giovanni Cusatis non ha mai dimenticato. Così come i tifosi bianco-blu, sempre vicini e sempre sostenitori - nonostante le strade sportive non siano più comuni - del mister che domani sarà “avversario” nell'ultimo test precampionato dei tigrotti di Colombo.