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Politica | 04 luglio 2023, 14:21

Il caso dell’annullamento della festa in piscina per donne musulmane. Tovaglieri: «Decisione di buonsenso»

Ha fatto il giro della stampa nazionale la notizia dell’annullamento del pool party dedicato in particolare a donne musulmane inizialmente in programma sabato 8 luglio a Limbiate. L’iniziativa era stata fortemente criticata dall’eurodeputata leghista di Busto Arsizio

La foto postata sui social da Isabella Tovaglieri

La foto postata sui social da Isabella Tovaglieri

Ha fatto il giro della stampa nazionale la notizia dell’annullamento del pool party dedicato in particolare a donne musulmane inizialmente in programma sabato 8 luglio a Limbiate, in provincia di Monza e Brianza.
L’iniziativa era stata fortemente criticata dall’eurodeputata leghista di Busto Arsizio Isabella Tovaglieri.

“Bahja Pool Party” è il nome della festa, che su Instagram veniva definita dagli organizzatori «il primo acquapark per donne musulmane». L’intento era quello di dare vita a un evento «hijab friendly», che permettesse alle partecipanti di indossare il costume o il burkini (un costume da bagno che lascia scoperti solo viso, mani e piedi) senza sentirsi a disagio.

Sempre su Instagram, veniva spiegato che sarebbe stato presente un team di bagnine professioniste e uno staff di donne per gestire logistica e sicurezza e che non ci sarebbero state telecamere di sorveglianza né palazzi alti attorno alla location e, ancora, che non sarebbe stato possibile fare video e fotografie.

Nei giorni scorsi, Tovaglieri, membro della commissione per i diritti delle donne e l'uguaglianza di genere di Bruxelles, aveva parlato tramite i social di «una segregazione inaccettabile, mascherata da festa per divertirsi e sentirsi libere» e di «iniziativa agghiacciante».
«Non possiamo più accettare l’alibi della discriminazione e dell’integrazione difficile – aveva dichiarato in un video – quando sono gli stessi immigrati musulmani a volersi isolare dalla società in cui hanno scelto di vivere, perpetuando usi e costumi incompatibili con i nostri che stridono con le conquiste e con i diritti faticosamente raggiunti dalle donne in Occidente».

A proposito del biglietto di ingresso ridotto per bambine dai 5 ai 9 anni, aveva detto che «in questo modo vengono indottrinate prematuramente e in modo subdolo, anche attraverso un’occasione di svago, alla segregazione e alla sottomissione».

Dopo le polemiche dei giorni scorsi – sul caso era intervenuto anche il leader della Lega Matteo Salvini – i titolari della location hanno deciso di annullare l’appuntamento, dissociandosi dalle voci sullo spegnimento delle videocamere di sorveglianza e aggiungendo di aver semplicemente affittato «la nostra location, che è aperta a tutti, a un privato, che può essere chiunque, italiano, straniero o di qualsiasi etnia e religione, che avrebbe poi invitato ospiti a sua scelta».

Tovaglieri ha quindi ringraziato i titolari della piscina per la «decisione di buonsenso», avvertendo che continuerà «a prestare massima attenzione affinché nessun altro evento come questo, fortunatamente annullato, possa mettere in discussione i diritti delle donne e un vero processo di integrazione con i valori del nostro Paese».

R.C.

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