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Calcio | 04 luglio 2023, 08:00

Open day della Pro Patria Pink: poca affluenza, ma tanta voglia di giocare

La squadra bustocca definirà altre date per gli open day, all’insegna di uno “sport educato”. E intanto Asia è venuta a trovare le compagne e ha tirato qualche calcio: «Tornerà, più forte di prima»

Open day della Pro Patria Pink: poca affluenza, ma tanta voglia di giocare

Solo 8 i nuovi possibili “acquisti” che hanno partecipato all’open day della Pro Patria Pink, lo scorso weekend. Sono stati due giorni all’insegna del gioco e del divertimento, e si ripeteranno in date ancora da definire, sperando di far conoscere la squadra anche ad altre bambine.

L’evento si è svolto al campo di Beata Giuliana, dove la Pro Patria Pink si è allenata per questo primo anno di prova.

Oltre alle ragazze che già fanno parte della squadra (una ventina circa), hanno partecipato quelle interessate ad unirsi, diverse per età (dai 9 ai 14 anni) ed esperienza: alcune avevano già giocato a calcio, altre no.

«Ancora non sappiamo se si iscriveranno - spiega Elena Zanetti, uno dei dirigenti della squadra - ma abbiamo visto che erano tutte contente e soddisfatte di questa giornata. È stato un open day davvero bello». Le ragazze hanno giocato insieme sul campo, iniziando con esercizi di apprendimento per poi passare ad una partita finale.

Ad assistere i genitori, sugli spalti, che hanno potuto conoscere il calcio femminile della società bustocca e osservare il “calcio educato” che insegna la Pro Patria.

Erano presenti anche Patrizia Testa, presidente della Pro Patria, e l’assessore allo Sport Maurizio Artusa.

«Ci aspettavamo più affluenza - commenta Elena Zanetti - ma adesso c’è una rincorsa a chi offre di più sul femminile. Mi ricordo che quando sono entrata nel mondo del calcio femminile, nel 2019, all’open day sono arrivate quasi 50 bambine, e senza fare pubblicità. Adesso, in molti stanno puntando su questo settore, quindi le ragazzine si stanno sparpagliando un po’ tra le società limitrofe».

Ma la Pro Patria Pink non si scoraggia: l’obiettivo futuro è quello di formare 2 squadre femminili, e se possibile anche di più, per dimostrare che il calcio non è uno sport solo maschile, ma anche per evidenziare la crescita della Società.

Dopo l’open day di domenica, le ragazze che già fanno parte della squadra hanno condiviso un altro momento speciale: un pranzo tutte insieme, con i dirigenti e gli allenatori.

Si è unita a loro anche Asia, la compagna che si è infortuna durante una partita, rompendosi la clavicola. LEGGI QUI

La sua storia e d’esempio. Anche in quel frangente ha dimostrato un coraggio da tigrotta: nonostante il dolore, non ha voluto che tagliassero la maglietta della sua amata squadra. Adesso sta facendo fisioterapia, ma si sta rimettendo e a settembre tornerà a giocare, dopo aver guardato tutte le partite delle compagne dagli spalti, facendo il tifo.

«Domenica è venuta a trovarci e l’abbiamo vista in forma - si rallegra Elena Zanetti -. È dinamica e sveglia, impossibile da tenere ferma. Ha anche tirato qualche calcio al pallone. Tornerà, più forte di prima».

 

Alessia Martignon


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