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Legnano | 03 luglio 2023, 16:16

Il Team Legnano Nuoto all’assessore Bragato: «State demonizzando una società che ha sempre lavorato bene»

Continua il botta e risposta tra la società agonistica di nuoto e l’amministratore comunale sul progetto della nuova piscina. «Ci state dando la colpa di aver creato una società forte con 180 atleti di ogni età. Poi noi stiamo in piedi da soli, con le nostre quote»

Il Team Legnano Nuoto all’assessore Bragato: «State demonizzando una società che ha sempre lavorato bene»

L’amministrazione comunale dovrebbe apprezzare anziché demonizzare una società che ha portato il nome di Legnano a livello internazionale, che ha fatto lievitare i numeri dei nuotatori di tutte le età e non solo dell’agonistica ma anche di attività amatoriale e propaganda, che ha saputo coinvolgere tanti adolescenti impegnandoli in attività nobili e non lasciandoli “per strada”, insomma una società che ha lavorato bene. E poi si tratta di una società che sta in piedi da sola con le proprie quote.

Questo, in sintesi, il pensiero del Team Legnano Nuoto che non ha digerito le parole dell’assessore Guido Bragato. Il rappresentante dell'esecutivo legnanese aveva risposto alle critiche sul progetto della nuova piscina dicendo che i costi sarebbero lievitati del 60 per cento e che non si sarebbe potuto “creare un centro federale con i soldi del Comune”. (LEGGI QUI)

«Siamo perplessi, sfiduciati e colpiti – risponde l’allenatore Roberto Merlo – Una persona del Comune con delega allo sport non può demonizzare una società che ha sempre lavorato bene, che ha fatto salire il numero dei nuotatori, coinvolgendo persone di tutte le età dai sei anni in su, in attività non solo agonistiche ma anche amatoriali e del settore propaganda, che ha portato atleti a livello nazionale e internazionale: basta solo fare il nome dell’atleta impegnato agli europei juniores. Ci hanno dato delle colpe, demonizzato».

Poi non va giù il discorso del centro federale. «Nessuno ha chiesto un centro federale – puntualizza Merlo – Tra costituire un impianto puntando probabilmente su una scelta commerciale (riducendo la vasca da 50) e un centro federale, esiste una via di mezzo: ossia creare la migliore scelta possibile per i cittadini di Legnano e le società sportive compatibilmente con la gestione».

Non ultimo, il milione di euro rinfacciato alla società (LEGGI QUI). «Apprezziamo il milione e due – prosegue l’allenatore – ma senza i nostri 178 atleti il Comune avrebbe dovuto sborsare molto di più. Non ha messo quei soldi per noi. Stiamo in piedi con le nostre quote». Poi rincara la dose: «Noi ora con questo impianto – conclude – dobbiamo salutare una bella fetta dei nostri atleti».

Laura Vignati

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