Busto Arsizio - 16 maggio 2023, 07:30

Gli studenti delle scuole Fermi lasciano un’offerta per la basilica di Sant’Abbondio a Como e ricevono il plauso del rettore

Don Michele Pitino ha scritto alla dirigente del comprensivo Pertini di Busto: «Un gesto semplice ma che denota una preziosa attenzione. Non tutti i gruppi e le scuole si ricordano di lasciare un’offerta. I soldi saranno destinati alla manutenzione e ai restauri della basilica e per alcune opere della pastorale universitaria»

Hanno visitato la basilica di Sant’Abbondio a Como, ma con una sensibilità particolare che non è sfuggita al rettore. Così gli studenti delle classi 2B e 2D delle scuole medie Fermi di Busto Arsizio hanno ricevuto il plauso di don Michele Pitino che tra le offerte destinate alla chiesa ha trovato una busta un po’ particolare, soprattutto perché mittenti di quei soldi erano dei ragazzi, gli studenti delle secondarie di Beata Giuliana, e destinataria la basilica comasca. Un gesto eloquente da parte di studenti, che non sono rimasti indifferenti di fronte alle necessità della struttura religiosa.

Con quel gesto i ragazzi daranno una mano per la manutenzione e i restauri della basilica e per alcune opere della pastorale universitaria che ha sede proprio a Como.

Dunque una bella scoperta quella del rettore che immediatamente ha scritto un messaggio alla dirigente dell’istituto, Stefani Bossi. «Le scrivo solo per dirle – ci tiene a sottolineare il sacerdote – un grande grazie per questa gentile attenzione. Non tutti i gruppi e le scuole si ricordano di lasciare un’offerta. Per questo ci tenevo a ringraziare perché è un gesto semplice ma che denota una preziosa attenzione. Io non chiedo mai una tariffa per la visita, ma lascio sempre alla libera disponibilità. Voglia fare arrivare questa gratitudine ai docenti accompagnatori e agli studenti delle classi».

E conclude con una frase di don Lorenzo Milani: «Il maestro deve essere per quanto può profeta, scrutare i segni dei tempi, indovinare negli occhi dei ragazzi le cose belle che essi vedranno chiare domani e che noi vediamo solo in confuso».

Laura Vignati