La prima gara a 14 anni gli portò una medaglia come miglior giovane. Lallo Trupia oggi ancora affronta le sfide con caparbietà sportiva. Nell'ultima, una vittoria e un quarto posto. Quando esce dalla vasca con quest'ultimo risultato, mica da buttare, suo fratello Silvano lo guarda: vuoi vedere che dopo 24 anni di nuoto il Lallo smette?
Invece, il giovane lo guarda e commenta senza battere ciglio: «Devo migliorare».
Una frase che colpisce e scuote tutti noi. Silvano, presidente delle Cuffie colorate a Busto, gli posta un pubblico tributo su Facebook: «Cantù 08/05/1999 primo premio come Miglior Giovane... Monza 07/05/2023 ORO nei 25 delfino (tra i più vecchietti in gara)... 24 anni in giro per Piscine ma non ha ancora voglia di smettere... il LALLO non molla!».
Già non molla, il fratello, 37 anni e consapevole di aver fatto una partenza sbagliata nel 50 stile, per quello non era sul podio. Ma mica si abbatte, e tanto meno pensa di fermarsi qui, appunto. Perché a Lallo, nuotare piace tantissimo.
Da chi ha preso in famiglia? Da nessuno, assicura Silvano: anche se le origini familiari sono sul mare, il nuoto non rientra nelle loro passioni. È Lallo che da subito ama sguazzare nell'acqua, unico di cinque fratelli lui che è il più piccolo. Il tempo di metterlo in piscina e togliergli il pannolino, sorride Silvano, quindi comincia da bambino, da ragazzino affronta la prima gara. E oggi, ecco ancora lì trionfante, Lallo, la medaglia, le braccia sollevate, il segno della vittoria.
Eppure c'è qualcosa che splende più intensamente di quella medaglia: è la sua frase, «Devo migliorare». Una luce che si dovrebbe posare su tutti quelli che a un certo punto pensano di arrendersi o credono di essere arrivati al traguardo