A Seregno, quando la Triestina è sfuggita in extremis alla retrocessione diretta vincendo 1-2 a Crema e ha agguantato i playout, tra i tifosi della Pro Patria ha vinto il sollievo. C'è infatti una storica amicizia tra le due tifoserie.
Ma poche ore dopo, il clima in Lega Pro si surriscaldava con un esposto della Pergolettese - l'avversaria della Triestina, un punto sopra la Pro e dentro i playoff - da parte dei dirigenti dopo segnalazioni di giocatori di avvicinamenti da terze persone. Seguito appunto dall'inchiesta per appurare se qualcuno si sia avvicinato per tentare di incidere sul risultato oppure no.
Poche ore fa, il duro comunicato da Trieste: «La Triestina calcio e il suo presidente Simone Giacomini hanno incaricato i propri legali affinché venga tutelata l’immagine della squadra in merito agli ultimi rumors e soprattutto venga tutelato chi ci mette la faccia e il cuore in modo onesto e pulito. Non accetteremo miseri gossip nati da un chiacchiericcio social di ‘terze persone’ e non da carte provenienti dalla Procura alla società medesima cosa che non è accaduta in quanto nessuno, da parte della Procura, ha fornito alcun documento ai nostri legali. In nome del buon diritto e sicuri di operare senza paura, da questo momento ci tuteleremo ovunque contro chiunque per salvaguardare la nostra dignità e il nostro operato sportivo.
Forza UNIONE. Ci vediamo il 6 maggio allo stadio. Uniti per l’Unione ora più che mai».