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Sport | 21 aprile 2023, 10:43

Julio Velasco, il “maestro” per il nuovo corso della Uyba

Rivoluzione annunciata in casa e-work Busto Arsizio, dopo l'annata grigia appena vissuta. Il colpo Velasco sarebbe una “magata” alla Pirola per rimettere la Uyba al centro dell'universo. Un nuovo corso, in ogni caso, all'insegna della linea verde

Julio Velasco, il “maestro” per il nuovo corso della Uyba

A bocce ferme e in attesa di completare il gironcino di play-off Challenge (leggi QUI), in casa e-work Busto Arsizio impazza il volley mercato. Anche perché in queste ultime ore è stato rilanciato un nome altisonante, abbinato da qualche settimana a questa parte alle farfalle di Busto Arsizio. È quello di Julio Velasco, il CT (l'artefice, il coach visionario) della “generazione di fenomeni” che ha messo sulla bocca e sotto gli occhi del mondo il volley italiano maschile sul finire degli anni '80 e nei primi anni '90. Vincendo – a ripetizione – praticamente tutto, tranne quella “maledetta” Olimpiade.

Fonti autorevoli danno il coach di La Plata sulla panchina della e-work Busto Arsizio nella stagione 2023-24. Un'operazione dettata dallo stesso Velasco e in perfetto stile Giuseppe Pirola, il patron della Uyba che vorrebbe un ulteriore veicolo di visibilità per la società e per gli sponsor – soprattutto.

Nuova era, insomma, a Busto Arsizio dopo questa stagione “grigia”, senza dubbio la più deludente degli ultimi anni.

«Pare che Julio Velasco abbia chiesto alla Fipav di uscire dal contratto di direttore tecnico delle Nazionali Giovanili maschili (incarico che ricopre dal 2019), in quanto il coach di La Plata prenderà dall’estate il posto di tecnico di Busto Arsizio, con una squadra sulla carta infarcita di giovani» riporta il giornalista della Gazzetta, Gian Luca Pasini.

Coach Musso, che in questa stagione ha provato di tutto e di più (bisogna dirlo e riconoscerlo) per migliorare e mettere in campo una squadra sempre al limite dell'emergenza, ha un contratto in essere anche per la prossima stagione ma ha chiesto di liberarsi per approdare sulla panchina di Casalmaggiore.

Sarà, in ogni caso, rivoluzione anche nelle interpreti. Via Rosamaria (nel ruolo di opposto il nome “caldo” è Giorgia Frosini da Bergamo), addio a Degradi, Zackhaiou, Omoruyi e Stigrot (anche Lloyd è in dubbio e non c'è ancora nulla di definito con la palleggiatrice dello scudetto), si punterà sulle giovani e sulla “linea verde”, con tutta l'esperienza del caso affidata al “maestro” in panchina e alle confermate Rossella Olivotto, Giuditta Lualdi e Giorgia Zannoni.

Sarà una scelta vincente? Ai posteri l'ardua sentenza. Di sicuro, fin d'ora, ha portato l'effetto sperato da Pirola, (ri)mettendo la Uyba “al centro dell'universo” e un po' sulla bocca di tutti.

Chi vince festeggia, chi perde spiega”, direbbe Julio Velasco.

A. M.

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