Sinceramente ci si aspettava di più. Ma queste farfalle hanno poche risorse in campo e in panchina e poche energie dopo un finale – stressante – di stagione, vissuto in piena emergenza e a rincorrere un sesto posto in classifica con tutte le forze possibili. Peccato, perché in regular season, Conegliano aveva sofferto (ben) di più in entrambe le partite, con le farfalle al completo.
Ora i playoff per la Challenge Cup, che valgono un posto in Europa. Bene, ma con quali motivazioni per una squadra che – si legge e si scrive – verrà completamente rivoluzionata nelle interpreti in campo e anche in panchina? Staremo a vedere. Così - a bocce ferme - questa dilatazione di “campionato” - decisa dalla Lega Volley Femminile - ci pare poco affascinante, un “brodino” per allungare una minestra (già fredda).
Il calendario. Primo match, alla e-work arena, il 29 o 30 aprile contro la vincente di Vallefoglia-Pinerolo. Poi sfida alla perdente di Novara-Chieri, tre giorni dopo, in trasferta.
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LA PARTITA
Ancora il ricordo di Julia “Titu” Ituma a dominare il pre-gara, fino al minuto di silenzio. Poi, Busto e Conegliano si danno battaglia in campo, come giusto che sia, e sugli spalti si vive una serata (quasi) normale, con il tifo “rispettoso” e mai urlato degli Amici delle Farfalle.
Sul taraflex (ancora assente Rosamaria, in panchina con la maglia di libero in seconda) il divario è ampio. Conegliano fa capire che vorrebbe chiudere il discorso senza troppi patemi già in questa gara 2 di quarti di finale.
Il primo set vive sui parziali delle pantere venete che, quando pigiano sull'acceleratore, mettono (tanti) punti di distacco. Le farfalle stanno attaccate fino al 10, poi il punteggio dice ben presto 10-14 e 11-17. Il muro di De Kruijf mette il sigillo (12-20). Quasi una formalità arrivare al 15-25.
In avvio di secondo set, Musso sposta Omoruyi (bersagliata in ricezione) nel ruolo di opposto e porta Stigrot in banda. Qualcosa di meglio si vede. La e-work resiste ancora all'inizio del parziale e mette la testa avanti sul 9-7. Poi succede come prima, Conegliano fa clic come le grandi squadre sanno fare e il parziale s'indirizza nuovamente (11-16, con diversi errori - Battista per Stigrot non è un cambio che porta frutti - e un po' di scoramento tra le farfalle). Carli Lloyd meriterebbe l'abbraccio virtuale di tutto il tifo biancorosso per l'orgoglio che ci mette e si capisce perché ha vinto uno scudetto storico qui a Busto. Le farfalle ci provano di più ma non limitano gli errori, e contro questo avversario è davvero un peccato capitale. Il secondo set finisce 19-25, sull'errore al servizio di Degradi.
Santarelli mette in campo l'ex Gray e diventa il bersaglio preferito delle battute di Busto, di Degradi soprattutto. Si va 8-4 (time-out ospite). Alla ripresa, un parziale di 0-4 rimette tutto in pari. Il game è ancora in mano alle pantere, che vogliono agguantare la preda biancorossa e – anche – la qualificazione alla semifinale (10-13). Gray mette a terra una bella doppietta (11-15) dopo le difficoltà iniziali a carburare. La linea del traguardo è prossima. L'ace di Squarcini – davvero killer in battuta – è una sentenza anticipata: 14-19. Non per le farfalle che hanno un moto incredibile di orgoglio e risalgono fino al 23-23. Si poteva fare prima? Gray porta al match-point ma si va ai vantaggi. Finisce 24-26, con l'ace (di nastro) di Squarcini (MVP).
Zannoni - recuperata in extremis per questa serie - ha subìto nel corso della gara una ricaduta muscolare alla coscia e salterà sicuramente le prossime partite. Quindi, stagione finita per il libero Uyba e arrivederci - almeno per lei (visto che dovrebbe rimanere in biancorosso) - al prossimo anno.
IL TABELLINO
Busto-Conegliano 0-3 (15-25, 19-25, 24-26)
e-work Busto Arsizio: Battista, Degradi 9, Lloyd 6, Monza, Rosamaria ne, Lualdi ne, Stigrot 11, Colombo ne, Olivotto 2, Zannoni (L), Omoruyi 7, Zakchaiou 7, Bressan ne. All.: Musso. 2°: Gaviraghi. Battute vincenti 1, errate 8. Muri 5.
Conegliano: Carraro, Plummer 5, Robinson-Cook ne, Squarcini 11, De Kruijf 8, Gennari 9, Samedy, Gray 8, Lubian 1, De Gennaro (L), Haak 15, Pericati (L2) ne, Wolosz 2, Fahr ne. All. Santarelli, 2° Lionetti. Battute vincenti 9, errate 9. Muri 9.
Spettatori: 1.741.
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