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| 13 aprile 2023, 11:43

Anche a Varese si gioca a baskin, lo sport che mette in campo insieme disabili e normodotati

Si chiama i Millepiedi, come la cooperativa di Morosolo da cui nasce, il team di questa disciplina che ha come obiettivo l’inclusione: c’è spazio per tutti, da chi calca i parquet da anni a chi è meno fortunato e ha bisogno di tutti i supporti del caso, qui si gioca tutti assieme. Il 30 aprile e il 1° maggio, alla palestra di Valle Olona, un memorial organizzato proprio dalla formazione di casa

La squadra di baskin dei Millepiedi, attiva dal 2012

La squadra di baskin dei Millepiedi, attiva dal 2012

Chi ha mai sentito parlare del baskin? Pochissimi probabilmente, eppure è una realtà che, nata nel 2002, è in costante crescita. Si tratta di uno sport inclusivo come forse nessun’altro, che mette da parte le classiche differenze tra disabili e normodotati, e li mette in campo tutti assieme, con regole e tutele ben precise.

E una squadra di baskin esiste, da ormai una decina di anni, anche nella nostra provincia: è il Millepiedi, così chiamata per l’omonima cooperativa di Morosolo attiva sul territorio dal 1998, realtà da cui nasce il team.

«Dal 2012 ci dedichiamo al baskin - racconta Marco Palladini, responsabile e allenatore della squadra - L’obiettivo è di far giocare i ragazzi non solo tra di loro, ma anche insieme ad altri giovani normodotati e adulti. L’obiettivo è l’inclusione».

Nel baskin il giocatore di ciascun ruolo (numerato da 1 a 5) deve avere caratteristiche ben precise: i ruolo 1 sono ragazzi in carrozzina con disabilità maggiori, che segnano tirando in un apposito canestro posto all’altezza di un metro; i 2 sono ragazzi non necessariamente in carrozzina ma che hanno bisogno di assistenza nei movimenti; i 3 presentano una disabilità motoria e cognitiva; i 4 sono normodotati che hanno iniziato da poco e non possiedono i fondamentali della pallacanestro; e i 5 sono giocatori esperti che calcano i campi da diverso tempo.

Le regole sono molte e complesse: in campo ci sono quattro canestri, e ciascuna squadra ne attacca e ne difende due. Inoltre, ai 4 e ai 5 non è consentito difendere o rubare palla sui ruoli inferiori. Inutile dire che gli arbitri devono essere molto preparati per applicare in toto il regolamento, che mira ovviamente anche a tutelare i meno fortunati in campo.

Da diversi anni i Millepiedi partecipano al campionato di baskin organizzato da EISI (Ente Italiano Sport Inclusivi) che comprende una ventina di squadre principalmente del Milanese.

«Stiamo andando bene: siamo quarti in classifica a poche partite dalla fine. Negli ultimi dieci anni il campionato è passato da sei squadre alla ventina di oggi. Noi in squadra siamo una trentina, ma a ogni partita si va in quattordici, perciò c’è una turnazione».

Una grande partecipazione, quindi, che quest’anno ha convinto i Millepiedi ad avviare una squadra di avvicinamento allo sport, dedicata ai più giovani, che, chissà, un domani entreranno nella formazione senior. Il tutto ovviamente grazie al preziosissimo lavoro dei volontari, alcuni storici e alcuni temporanei.

Dopo gli anni di stop dovuti alla pandemia, i Millepiedi riusciranno quest’anno a organizzare un torneo in casa propria. I giorni del 30 aprile e del 1° maggio, presso la palestra Falaschi di Valle Olona, ospiteranno per un quadrangolare le Pantere di Cusano Milanino, il Baskin San Giacomo di Novara e il Salus Gerenzano. L’evento avrà anche una finalità benefica.

«Sarà un memorial, lo volevamo fare da tempo in ricordo di tre nostri amici che non ci sono più - afferma Palladini - Ci saranno momenti in loro memoria, ma ovviamente anche partite e gare di tiro. Abbiamo invitato anche una squadra di Gallarate che sta nascendo proprio in questo periodo».

In attesa dei dettagli dell’evento, la speranza dei Millepiedi è che questo sport possa coinvolgere un numero sempre più maggiore di persone, dentro e fuori dal campo.

Lorenzo D'Angelo

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