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Gallarate | 07 aprile 2023, 20:30

Giovanni Pignataro e Paolo Bossi, una Maratona per Airc: «Gioia immensa»

L’avvocato e consigliere comunale di Gallarate, con l’oncologo samaratese, ha partecipato all’ultima edizione della Maratona di Milano. Hanno raccolto circa 2.500 euro destinati all’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro. La fatica della preparazione e della corsa, con un messaggio fra sport e medicina: «Occorre sempre stringere i denti, si può dare il massimo per trovare nuove strategie di cura»

Paolo Bossi, oncologo specialista dei tumori testa-collo, e Giovanni Pignataro, avvocato e consigliere comunale a Gallarate: esultanza all'arrivo della Milano Marathon

Paolo Bossi, oncologo specialista dei tumori testa-collo, e Giovanni Pignataro, avvocato e consigliere comunale a Gallarate: esultanza all'arrivo della Milano Marathon

Alla 21esima edizione della Milano Marathon c’erano anche l’avvocato e consigliere comunale di Gallarate, Giovanni Pignataro, e Paolo Bossi, oncologo samaratese, specializzato nei tumori del comparto testa-collo. Entrambi 47enni, hanno cercato la forma giusta per affrontare la distanza dei 42 chilometri e 195 metri, per mettersi alla prova e, non da ultimo, per contribuire alle attività di Airc – Associazione italiana per la ricerca sul cancro. E oggi si raccontano.

I due, compagni di classe al Liceo Classico Giovanni Pascoli di Gallarate, amici dagli anni del Ginnasio, hanno preso parte al crowdfunding legato all’evento sportivo e lanciato da “Rete del dono”, piattaforma di donazioni online a favore di progetti d’utilità sociale. Appello e passaparola fra amici, parenti e colleghi, qualche pubblicazione sui social e sono riusciti a raccogliere circa 2.500 euro, andati direttamente ad Airc. La campagna per l'associazione di ricerca, con 37.500 euro totali, si è classificata al quarto posto fra quelle più gettonate nell’edizione 2023 della Milano Marathon (mettendo insieme tutte le raccolte collegate collegate alla manifestazione, si sono messi insieme oltre 900mila euro per 92 realtà no profit).

Domenica 2 aprile, la manifestazione ha coinvolto quasi 20mila runner, tra vip e semplici appassionati, che hanno affrontato il circuito allestito nel capoluogo. Due le possibilità: staffette o corsa completa. Bossi e Pignataro hanno fatto la scelta più impegnativa. Per loro è stato il battesimo della Maratona, con preparazione avviata in largo anticipo. «Abbiamo iniziato ad allenarci – ricorda il medico - a dicembre 2022. Sveglia all’alba, tre volte alla settimana.  Correvamo da soli nei giorni feriali, insieme la domenica». «È stata - fa presente l’avvocato, appassionato di montagna – una fatica pazzesca. Anche sui sentieri capita di essere in difficoltà, di scoraggiarsi. Ma quello che ho provato intorno al 35esimo chilometro è andato oltre».

Bossi e Pignataro hanno tenuto duro, correndo fianco a fianco. «Come due fidanzatini», scherza il secondo. Alla fine hanno tagliato insieme il traguardo di corso Venezia. «Una gioia immensa». Tempo: 3 ore, 52 minuti, 6 secondi. «Non male – commentano entrambi – soprattutto perché eravamo alla prima esperienza su questa distanza».

Confermato e rilanciato il principio espresso dall’oncologo pochi giorni prima della partenza: «Correrò la Maratona di Milano per dire a me stesso prima di tutto che occorre sempre stringere i denti, ma si può dare il massimo per trovare nuove strategie di cura. E poi per dare una speranza: se ci aiutiamo, potremo insieme arrivare a scoperte importanti». Pensiero al quale si aggiunge quello, col sorriso sulle labbra, espresso dopo la corsa: «Ora, di allenamenti e uscite a orari improbabili non voglio più sentire parlare. Almeno per un po’».

Stefano Tosi

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