Un centrocampo e una difesa che hanno messo ordine nella testa e nelle azioni della Pro Patria. Un attacco timido. I tigrotti depongono un mattone su cui costruire un finale di campionato che possa essere in sintonia con l’inizio. Non sarà un’avventura, ma sta a loro. Soprattutto, loro possono farlo.
Del Favero 6 quasi mai la sua porta in pericolo, ma tra un paio di incertezze innesca un calcio d’angolo di troppo
Vaghi 6,5 Una partita difficile da gestire, a maggior ragione dopo l’uscita di Boffelli: lui ha preso confidenza e autoconsapevolezza
Molinari 6+ Vedi sopra, sostituire Andrea e così presto. Ce l’ha messa tutta
Ndrecka 6 Un po’ più ardito, non ancora veloce come ci aveva viziati.
Nicco 6,5 Gianluca c’è e oggi si vede. Davanti alla porta lo vorremmo più cattivo
Boffelli niente voti ma un abbraccio ad Andrea
Fietta 7,5. Ha fatto tutto quello che poteva fare e molto di più. A un certo punto sembrava avesse il dono dell’ubiquità: quelli dell’esperienza e della costruttiva ostinazione, già li conoscevamo. Un altro fattore chiave l’ha nominato il mister: la lealtà. Anche questo oggi ha fatto la differenza.
Piran 7 Diciannove anni sotto Giovanni, si trova Leo, che si applica. Studia, e bene. Ed è una visione che conforta sul futuro.
Lombardoni 7 Non lasciarsi ingannare da qualche errore: Manuel resta la garanzia.
Ferri 6+ Le poche volte in cui si fa notare svelano il suo lavoro dietro le quinte
Castelli 6 – Al servizio della squadra, più lontano dalla porta
Chakir 5,5 Il gol sul vassoio, uno come lui non può non afferrarlo
Pitou 5,5 Il talento deve scalpitare, ma anche trovare concretezza e costanza.
Vargas 6,5 Ha costruito una squadra capace di frenare il Pordenone e le sue mire nel primo tempo. Quando gli avversari hanno alzato il tiro, ha esitato a cambiare e toccare un equilibrio. Comprensibile, in un periodo come questo dove i messaggi ai ragazzi sono ancora più importanti.
Audio: 4 oggi ai popolari si sentiva meglio, ci dicono. Il problema è cosa: perché per dirla come uno spettatore «sa capis naguta»