Più di duemila runner hanno invaso questa mattina la valle per la tredicesima edizione dell’Aranciolona. Era tanto il desiderio di riprendere dopo due anni di stop causa pandemia. Tutti hanno voluto lasciarsi alle spalle lockdown, isolamento, dolore, tornando a riunirsi, festeggiare in un clima di allegria, entusiasmo, tanta voglia di stare insieme, popolando i sentieri lungo l’Olona nei tre percorsi di 8-13 e 20 km.
Questo si è respirato questa mattina a Olgiate Olona, a partire dal centro sportivo del Gerbone affollatissimo di gente, ma l’ottima organizzazione ha permesso che tutto filasse liscio. Partenze libere dalle 8.30 alle 9.30, centodieci i volontari di Podismo e cazzeggio all’opera, più di cento i cartelli disseminati lungo le sponde dell’Olona e in città. Un clima di festa, insomma. Non una gara, ma divertimento e voglia di condivisione.
C’era chi camminava, chi si dilettava nel nordic walking, chi si sgranchiva approfittando per far sgambettare il cane, chi se la prendeva tranquilla, chi s’impegnava di più, chi cronometro alla mano cercava di migliorare il tempo, chi ne approfittava per scambiare due chiacchiere. Il concorrente più giovane, Filippo Morandi, classe 2016 che si è cimentato nella 8 km, il più anziano un podista di 86 anni che ha coperto il percorso dei 13. Insomma tanta gente: «Il gruppo più lontano sono stati i Marlesi di Lucca – spiega Sabrina di Podismo e cazzeggio – ma è arrivata a Olgiate anche gente dalle province di Como, Varese e Milano. Persino un gruppo di camminatori di Lecco».
E alla fine il drappello che si è aggiudicato il primo posto perché più numeroso sono stati i Freerunner, seguiti dalla San Marco e dalle Pink runner della Fondazione Umberto Veronesi. Le lady in rosa hanno voluto partecipare anche per dire altro. «L’attività di movimento – sottolinea la promoter Angela Restelli - permette di mantenere in salute il proprio corpo. Correre significa allungare le aspettative di vita e ridurre le eventuali recidive. La nostra associazione vuole promuovere la prevenzione che è fondamentale e sostenere la ricerca che in questi anni ha fatto passi da gigante».
A premiare, l'assessore Maurizio Artusa e i vertici dell'Assb, la presidente Cinzia Ghisellini e il vice Fabrizio Ranisi
Un ricordo è andato anche a Mamo Graziani, cui era dedicato l’ottavo memorial, uno dei soci fondatori scomparso nel 2012. Parte del ricavato della manifestazione viene devoluto all’Aubam.
IL FILM DELLA GIORNATA