In merito alla crescente tensione tra Kosovo e Serbia, il Segretario Internazionale Lega Giovani, Davide Quadri, mette in guardia dal rischio di una escalation che potrebbe portare ad una guerra a pochi chilometri dall'Italia.
"La tensione sempre più crescente nella regione balcanica – spiega Quadri – rischia di far esplodere una polveriera vicino casa nostra. Oggi tutte le attenzioni sono rivolte ad un conflitto, quello russo ucraino che, sebbene grave e drammatico, riguarda però due Stati al confine con l'Unione Europea ed entrambi fuori sia dall'Unione che dalla Nato. Quella dei Balcani invece sarebbe una vera e propria guerra nel cuore dell'Europa".
Il dirigente della Lega Giovani spiega quali sono le cause di queste tensioni sempre più crescenti: "Sono anni ormai che in quegli Stati la tensione è sempre latente e non è mai stata risolta; un allargamento senza tatto dell'Unione Europea ad uso politico, con ingerenze sulle politiche interne serbe e montenegrine, non farebbero altro che aumentare la tensione, usando la crisi ucraina come pretesto".
Quadri entra più nel dettaglio e dimostra quanto la situazione sia delicata e pericolosa: "Il Primo Ministro kosovaro pare non abbia intenzione di applicare il trattato di cooperazione con la Serbia e, come mi è stato riferito da alcuni contatti, il Kosovo sembra voglia controllare militarmente i territori serbi. In questo quadro così delicato si fa sempre più pressante la politica di ingerenza da parte di progressisti e mondialisti occidentali sul Kosovo".
E conclude: "Lo scenario è preoccupante e pericoloso. Uno scontro etnico interno rischia di sfociare in una guerra vera e propria a pochi chilometri da casa nostra. L'augurio è che almeno il Kosovo e la regione Balcanica possano trovare una stabilità e una pace in vista dell'imminente Natale Ortodosso".