Sport - 23 novembre 2022, 23:54

VIDEO E FOTO. Carlo Speroni, un omaggio alla storia e al futuro. Marta Amanì riceve il premio: «Grazie, l'atletica ci insegna umiltà, sacrificio e resistenza»

Il Panathlon club La Malpensa e una serata indimenticabile. Dove corre l'orgoglio dell'atletica ma si scopre anche il Carlo Speroni in famiglia e in una disciplina come la scherma

Chissà come sarebbero brillati gli occhi di Carlo Speroni, con una serata così, tra la storia e il futuro all'Idea Verde di Olgiate Olona. Nel vedere il premio alla sua memoria, organizzato dal Panathlon club La Malpensa, tra le mani di una ragazza, garbata e determinata come Marta Amouhin Amanì. Incoraggiare uno sportivo nell'atletica da lui così incredibilmente rappresentata, è diventato mercoledì sera non solo la filosofia, ma il riconoscimento a un'eccellenza come la giovane di Villa Cortese, che frequenta il liceo Scientifico di Busto Arsizio. LEGGI QUI

Di certo, brillavano gli occhi di suo nipote Carlo durante la serata presentata dal presidente Giovanni Castiglioni e dal cerimoniere Sergio La Torre: «Ancora oggi le tre partecipazioni alle Olimpiadi hanno reso mitica la figura del nonno, ma io vorrei enfatizzare non solo il sportivo, bensì quello umano: ha insegnato a mio padre l'etica dello sport, che è diventata etica nella vita, e papà ha travasato quei valori in me, come io cerco di essere un esempio nelle mie figlie».

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Quindi un premio per alimentare la memoria di un'icona, ma guardando appunto al futuro come accade quest'anno con Marta, ricorda Castiglioni.

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Colpisce l'umiltà di una giovane come Marta, emozionata la sua famiglia, come la sua allenatrice Fiorella Colombo. Lei rimarca: «È un premio importante per me e per l'atletica tutta, che ora è vista con occhi diversi... Questo sport ci insegna l'umiltà, il sacrificio, la resistenza».

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Valori che il grande Carlo Speroni viveva profondamente e che a Marta ha trasmesso anche l'allenatrice Fiorella Colombo. Una figura matta per l'atletica, così è stata definita, come ha detto il presidente di Fidal Lombardia Gianni Mauri.

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E Fiorella, in prima linea con il figlio in quest'impresa, si è riconosciuta in pieno.

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Una tappa importante per lo sport bustocco, come ha ricordato l'assessore Maurizio Artusa, presente come panathleta e come amministratore comunale, accanto alla presidente del consiglio Laura Rogora.

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Insomma, una serata davvero speciale per il Panathlon, tra i momenti clou gli applausi a Mauro Miele - LEGGI QUI -  fresco del suo nuovo titolo di campione del mondo. Una grande soddisfazione celebrare qui il mito bustocco di Speroni, ha detto il past president Claudio Grillo.

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Serata in cui si è potuto ascoltare anche il progetto per il futuro del già premiato Luca Alfieri o raccogliere la nuova sfida sulla valorizzazione della corsa campestre di Stefano Longo. Già, il futuro, quello da costruire passo dopo passo. Ma ricordandosi che c'è sempre qualcosa che il passato può raccontare ancora.

Come un Carlo Speroni non solo re dell'atletica o riferimento dei giocatori della Pro Patria, con aneddoti anche scherzosi. Basta una foto storica, per vedere uno Speroni meno conosciuto, con campioni della scherma, come ha mostrato l'avvocato Sergio Fabrizi. E scoprire che se sono diventati campioni, è accaduto anche grazie a lui, custode della palestra di via Concordia, capace di spronare tre giovani e guidarli verso i sacrifici che conducono a grandi soddisfazioni sportive. Con una preparazione atletica impegnativa e vincente.

«Venite allo stadio» disse a Fabrizi, Sergio Pozzi e Bruno Pellegatta. E questi tre ragazzi con la cartella di scuola ci vanno di prima mattina. Sarà l'inizio di una grande scommessa vinta per la Pro Patria Scherma.

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Marilena Lualdi