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Economia | 06 ottobre 2022, 14:17

«La nuova sede di Confindustria: motivo di orgoglio e di ulteriore sviluppo per Castellanza»

Il sindaco Mirella Cerini e l'impatto del progetto Mill sulla città, che già trent'anni fa era ripartita dall'università: «E si riqualificherà un'area degradata»

Il sindaco Mirella Cerini

Il sindaco Mirella Cerini

Il cuore di Confindustria Varese batte a Castellanza, una duplice opportunità per la città. Dopo l'annuncio del presidente dell'associazione varesina Roberto Grassi, il sindaco Mirella Cerini guarda alle prospettive di questo progetto Mill, un'ulteriore leva per il futuro.

Già l'arrivo dell'università ha cambiato il volto della città, in questi trent'anni: adesso si continua in questo solco. Il presidente di Univa, che diventa appunto Confindustria Varese, ha annunciato nell'assemblea a MalpensaFiere il nuovo progetto che troverà la sua collocazione in un’ex area industriale contigua alla Liuc. Questo per «valorizzare, a favore delle imprese, le potenzialità connesse al maggior investimento nel futuro, nei giovani e nell’alta formazione, mai fatto da un’associazione del Sistema Confindustria: la Liuc appunto».  Non solo: lo spazio in questione sarà la sede unica- ne rimarrà una di rappresentanza a Varese - ma integrata con innovazione, ricerca, un fermento importante.  LEGGI QUI

«Due gli aspetti positivi - rileva Mirella Cerini - Il fatto che Castellanza sia stata individuata per diventare la sede di un'importante realtà del territorio, che insomma Confindustria sposti qui il suo head quarter. E non sarà solo una sede fiscale, ma avrà servizi e attività quali per esempio le startup, porterà innovazione... chi ha idee e progettualità sceglie Castellanza». Tutto ciò legando appunto all'università, presenza già molto importante.

Fierezza, e non solo. «Un altro aspetto molto pratico - spiega il sindaco - è la riqualificazione di un'area degradata. Nella variante al documento di piano, approvato nel 2020, era una delle aree oggetto di nuove previsioni di sviluppo da parte della mia amministrazione. Un'area strategica, e questo è il secondo motivo di soddisfazione». 

Il progetto di Confindustria porterà molte chance in una città che già ha, oltre all'ateneo, due cliniche, «una serie di servizi, una dotazione non comune per realtà delle nostre dimensioni, 14.200 abitanti».

Da notare che Castellanza confina con Legnano e nell'Alto Milanese il mondo confindustriale si sta già muovendo in direzione analoga, intrecciando ancora maggiormente economia, ricerca, istruzione. Sarà dunque un ponte, un terreno di comunicazione? «Assolutamente, saremo un ponte- dice Mirella Cerini - siamo a metà tra Varese e Milano». 

Più chance, anche più complessità? «Ne abbiamo sempre affrontate e lo faremo cercando di trovare situazioni migliori».  

Marilena Lualdi

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