C'è stato il dodicesimo uomo ad aiutare la Pro Patria domenica scorsa, anzi anche la tredicesima donna. La "rivelazione" rimbalza da Vercelli a Busto Arsizio, perché nella città piemontese sfilavano 200 maschere da Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna.
Tra di loro il Tarlisu e la Bumbasina, ovvero le maschere bustocche. Erano interpretati da Simone Colombo e Monica Colombo. Due Colombo, naturalmente, fa notare scherzosamente il primo, confermando il peso del cognome maggiormente diffuso a Busto.
«Siamo stati gentilmente invitati al corteo storico, con Bicciolano e Bela Majin - spiega Simone Colombo, che è presidente della Famiglia Sinaghina - e siamo contenti di aver aiutato la Pro Patria, che ha vinto in rimonta. Ci siamo gustati meglio la paniscia».
Il Tarlisu e la Bumbasina - e daranno man forte Antonio Tosi Pedèla e Piera Moroni - avranno altri importanti appuntamenti e non vedono l'ora che arrivi il quarantesimo del riconoscimento della maschera ufficiale il prossimo anno, con la prospettiva di invitare tante maschere a Busto.
Intanto, però, sono tornati a casa felici da Vercelli: anche loro hanno sofferto per quasi novanta minuti e poi si sono illuminati al ribaltamento del risultato. «Speriamo tuttavia di non andare da tutte le squadre ospiti, rischiamo un fegato allucinante - ride Simone Colombo - e poi vorrei andare a vedere la Pro Patria».