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ilbustese.it | 24 luglio 2022, 16:21

Cartello contro i "foresti" a Varazze, il titolare: «Si chiedono educazione e rispetto. Il nostro turismo sta prendendo una brutta piega»

Ha fatto discutere il cartello ironico esposto sulla vetrina di un'attività commerciale della località ligure: «Il riferimento alle palafitte? Rivolto a quelli che pensano di essere colonizzatori invece che ospiti, Varazze costruiva navi all'impero romano quando certe città o regioni non erano ancora nate. Allora si chiede il rispetto»

Cartello contro i "foresti" a Varazze, il titolare: «Si chiedono educazione e rispetto. Il nostro turismo sta prendendo una brutta piega»

«Quel cartello è lì da un anno, e posso garantire che sono più i turisti che si congratulano che quelli che storcono il naso, anche loro stanchi di maleducazione».

A dirlo è il commerciante di Varazze che ha affisso il cartello ironico, che tanto ha fatto discutere, esposto sulla vetrina della sua attività: "Informazioni per i turisti: non ci avete tolto dalle palafitte; non state camminando nel budello ma nel caruggio. Buone vacanze" (clicca e leggi QUI).

«Penso di avere tutto il diritto e la conoscenza per dire che il nostro turismo sta prendendo una brutta piega, è dal 1883 che va avanti la mia attività, se ''mugugno'' è per i miei concittadini e per i signori turisti, entrambi meritevoli di educazione - ha detto l'esercente - Il cartello: a Siena si corre il palio delle contrade, non dei rioni, a Livorno si ordina il caciucco non la zuppa di pesce, a Firenze la ribollita non il minestrone, pici strangozzi noi li chiamiamo diversamente, è il bello dell'Italia, mille culture che si intrecciano, ma ognuno ha la propria».

«Purtroppo in Liguria e specialmente nel Savonese non sappiamo valorizzare queste ricchezze. Noi abbiamo i caruggi, Alassio ha i budelli - ha continuato - Per quanto riguarda il riferimento alle palafitte è rivolto a quelli che pensano di essere colonizzatori invece che ospiti, Varazze costruiva navi all'impero romano quando certe città o regioni non erano ancora nate. Allora si chiede il rispetto».

Luciano Parodi da Savonanews.it

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