Altri sport - 24 luglio 2022, 16:48

Gran Premio indigesto per la Ferrari. Leclerc a muro, vince Verstappen

In Francia l’olandese della Red Bull allunga di 25 punti nel mondiale. Podio per Hamilton e Russell, grande rimonta di Sainz sull’altra rossa

Immagini ufficiali Formula 1

18 giri da leone e un errore clamoroso, madornale. Così si riassume la gara di Charles Leclerc, partito dalla pole nel GP di Francia.

18 giri da leader del GP, tenendo testa a uno straripante Max Verstappen nettamente più veloce con la sua Red Bull. Abilissimo il monegasco a tenere a bada l’olandese, sempre a meno di un secondo di distanza ma mai seriamente in grado di provare il sorpasso. Dopo il primo pit-stop di Verstappen, Leclerc ha atteso due giri per capire le performance delle gomme durre dell’olandese e, in contemporanea, per spingere al massimo e mantenere il vantaggio per poter effettuare un pitstop. Proprio in quel momento il monegasco commette un errore nel terzo settore, portando troppa velocità nel curvone dopo Signes e andando a sbattere.

Onestamente, un errore clamoroso. Se fossimo tra quelli che gridano, giudicano subito e urlano ai complotti, potremmo dire imperdonabile. In realtà… è un errore. Stop. Evidente, palese. Esattamente come gli errori di strategia del muretto in gare passate.

Ecco, forse, tutti quanti, Carletto compreso, dovremmo comprendere che quando ci si gioca le vittorie sul filo dei decimi di secondo, si può sbagliare. That’s life. E proprio Charles dimostra di essere sportivissimo e lucidissimo nelle interviste, ammettendo l’errore e cercando di “alzare la barra” con se stesso.

Da quel momento in poi nessuno ha potuto contrastare il campione del mondo Verstappen. Lewis Hamilton ha provato a tirare fuori gli artigli del grande campione ma la sua Mercedes, nonostante i proclami della vigilia, non aveva il passo delle RB-18. Curioso, onestamente, considerata la conformazione del circuito provenzale del Paul Ricard che sembrava essere la migliore occasione per il team di Brackley.

Il team Red Bull è sembrato sicuro di poter portare a casa un grande risultato fin dal sabato mattina. Sicurezza derivata dal fatto che le nuove modifiche Ferrari sono apparse molto performanti sul giro singolo ma critiche per quanto riguarda il passo gara, a causa di un anomalo degrado sugli pneumatici anteriori. Al contrario, Red Bull è apparsa invece in gran forma nelle libere del sabato, dopo un venerdì in difficoltà. Il dubbio che resta a tutti i tifosi è… cosa sarebbe successo se Leclerc fosse rimasto in gara? Non lo sapremo mai.

Sul fronte Ferrari, a parte Leclerc di cui già abbiamo parlato, molto buona la gara di Carlos Sainz jr, partito dal fondo. Ottimo recupero, bravo a sfruttare la safety car causata da Leclerc, penalizzato di 5 secondi causa “unsafe release”. Anzi, penalizzato dalla strategia Ferrari che lo tiene fuori a battagliare con Perez (superato con un sorpasso MEGA) e lo richiama con clamoroso ritardo rimettendolo in settima. Carlos è sembrato essere convinto di poter arrivare in fondo senza dover cambiare gli pneumatici, quindi ci troviamo di fronte ancora a una decisione “discutibile” per il muretto Ferrari.

Grandissima la gara di Hamilton, giunto secondo con una Mercedes molto altalenante nelle performance. Troppo impattata dalle variabili temperatura e vento, la vettura di Brackley resta un mistero per gli stesso tecnici anglo tedeschi che hanno provato diverse configurazioni aerodinamiche (ala posteriore) senza capirci molto.  Ottima la prestazione anche del compagno di squadra George Russell, che “ruba” la terza posizione a un addormentato Perez durante la ripartenza.

Mondiale piloti finito? No. Ma è chiaro che questi errori, uniti alla mancanza di affidabilità, fanno male a Leclerc, considerato che Verstappen sembra non sbagliare mai.

Mondiale costruttori finito? No, ci sono ancora tante gare ma tra problemi di affidabilità, errori di piloti e scelte discutibili ai box Ferrari, la strada per Red Bull sembra spianata.

Risultati finali

1 VERSTAPPEN

2 HAMILTON

3 RUSSELL

4 PEREZ

5 SAINZ

6 ALONSO

7 NORRIS

8 OCON

9 RICCIARDO

10 STROLL

Stefano Sandrini e Lorenzo Pisani