Attualità - 21 luglio 2022, 21:23

Treni cancellati per il caldo, la rivolta dei pendolari: «In Spagna viaggiano, e gratis. Qui si fermano e arrivano pure gli aumenti»

Una giornata pesante per i viaggiatori, decolla una petizione diretta a Fontana: oltre 700 firme in poche ore. Si viaggia con gli occhi incollati sulla app per captare soppressioni e ritardi. La ciliegina sulla torta amara: gli adeguamenti tariffari decisi dalla giunta

Su alcuni convogli, come il Malpensa Express in Centrale, in alcuni orari si viaggia in piedi: altro motivo di protesta, a maggior ragione con gli attuali contagi

I treni si fermano «per il caldo eccezionale»: un’altra giornata desolante per i viaggiatori nel nostro territorio, con ripetute corse soppresse. E i disagi alimentano la rabbia e lo sconforto: partita una petizione che in poche ore ha raggiunto un 700 firme.

Trova la differenza

In Spagna non solo viaggiano, ma gratis per i pendolari. Il governo iberico ha infatti annunciato uno sconto del 100 per cento per gli abbonamenti dei viaggi di Cercanías, Rodalies e media distanza operati da Renfe, la compagnia ferroviaria pubblica spagnolo dal 1 settembre al 31 dicembre.  Al che arriva la doccia che per rispetto delle sofferenze di questi giorni afosi non si può chiamare fredda per i pendolari di casa nostra: la giunta regionale della Lombardia ha stabilito di applicare l’adeguamento ordinario delle tariffe previste per l’anno 2022 nel valore pari a 3,82% per le tariffe del sistema tariffario integrato regionale e pari a 1,91% per le altre tariffe.

Un “trova la differenza” che indica con amarezza il Comitato pendolari di Trenord, in un giorno appunto nero. Ripetute le corse saltate, come i ritardi accumulati.  Per fortuna, c’è lo smart working, che chi può – e se l’azienda vuole – adotta. Specialmente sui Malpensa Express-Centrale della prima fascia della mattina, c’è anche il problema dell’affollamento più volte documentato anche in foto (LEGGI QUI) e con i contagi che crescono, sale anche l’ansia. Tanto più che l'estate è tornata a significare vacanze e quindi ci sono i turisti, spesso con gli ingombranti bagagli che non si rassegnano a depositare negli opportuni spazi.Ma il tema della giornata è che fa caldo, tanto caldo.

Caldo eccezionale, per citare l’espressione esatta utilizzata da Trenord nell’informare i viaggiatori sulla app. Particolarmente colpita per le soppressioni la linea Treviglio-Milano_Varese: ad esempio, tre viaggi annullati a fine mattinata nel giro di un’ora e mezza. Motivazione espressa, la manutenzione straordinaria ai treni resasi necessaria per l’impennata del termometro.

Caldo eccezionale, non imprevedibile

Il consigliere regionale del Pd Samuele Astuti ha rimarcato altri giri di cancellazioni: 1Da lunedì ad oggi è stato cancellato il Milano- Varese Casbeno delle 12.05, il Varese-Laveno delle 13.05, il Varese- Milano Cadorna delle 13.41 e il Laveno- Varese delle 14.09. Cancellate, senza indicazione della data di ripristino, inoltre,  10 corse sulla Novara Pioltello, Novara- Treviglio e Milano- Novara». Spiegazione, quella delle temperature elevate, ritenuta inaccettabile da Astuti anche perché il caldo era tutto tranne che imprevedibile. Così la pensa Dario Balotta di Europa Verde: «Alla sfilza di treni che ogni giorno vengono soppressi per mancanza di personale, guasti alla linea o al materiale rotabile adesso si aggiungono almeno 50 treni soppressi programmati dal 18 luglio fino al 21 luglio compreso».

Allora prende quota anche la temperatura dell’irritazione. Ecco la petizione diretta al presidente della Regione Attilio Fontana, che si può trovare QUI: «I pendolari meritano un servizio ferroviario serio: Regione Lombardia non sa più gestire i trasporti. Il livello dei disservizi sui trasporti in Lombardia ha raggiunto una situazione insostenibile. Le continue cancellazioni dei treni, acuite dal periodo estivo, rendono la qualità di vita dei viaggiatori molto scadente. È ormai sotto gli occhi di chiunque uno stato di sofferenza del trasporto pubblico lombardo continuo, che vive punte di inefficienza nel periodo estivo e ciò è dovuto anche alla non corretta gestione delle ferie del personale da parte dell’azienda ferroviaria. Le problematiche dei pendolari sono note alla Giunta che guida la politica regionale, più volte sollecitata con gli strumenti che legge mette a disposizione a favore dei comitati e associazioni di pendolari e viaggiatori». Dure le accuse verso Fontana e la sua giunta, compresa l’assessore regionale Claudia Maria Terzi, «dapprima partita con giusto approccio nei confronti dei rappresentanti dei viaggiatori».

Un disagio continuo, anzi nella petizione si parla di «fallimento della gestione del trasporto pubblico» e si chiede un cambio di rotta, ascoltando i comitati. Si puntava a raggiungere mille firme, alle ore 21 si era già sopra le 700.

Aspettando cosa accadrà in un venerdì dalle temperature anche più bollenti, occhi incollati alla app su soppressioni e ritardi. Oggi c’è stato anche chi ha strabuzzato gli occhi: alle 15.59 il Gallarate-Milano Centrale era dato in arrivo con l'anticipo di un minuto. Se così fosse anche partito in Giappone – per tenere sempre lo sguardo all’estero – sarebbe stato multato.   

Marilena Lualdi