«Non siamo tornati per niente alla normalità. Non siamo reduci da un periodo difficile, non ne siamo ancora fuori».
È netto Stefano Chiodaroli, attore e comico varesino, nell’analizzare il periodo tutt’ora difficile per il mondo degli eventi e degli spettacoli (video sotto).
Lui, che di palcoscenici ne ha calcati tanti, da Zelig a Colorado a decine e decine di teatri, osserva amaramente che «quando pensavamo di cominciare a ricostruire sia un patrimonio economico personale degli artisti, sia uno scenario artistico organizzato e promettente, è arrivato quello che sappiamo: la guerra, con tutte le problematiche connesse».
Di più: «Il peggio non l’abbiamo ancora visto, ma la bella notizia è che noi artisti non ci diamo per sconfitti».
Per quanto riguarda il pubblico, «suo malgrado – sostiene Chiodaroli – ha bisogno di grande leggerezza e di distrazione, nel vero senso della parola. Però due-tre anni chiusi, sui social, hanno reso tutti terribilmente sospettosi sulle parole, sul significato e sul contesto delle parole. Siamo passati da un mondo di musicisti, cantanti, artisti e comici che liberamente facevano quello che gli andava, a un pubblico sempre pronto a offendersi per qualcosa o per qualche parola di troppo».
In ogni caso, questa estate il comico – che oggi “fa base” a Cittiglio dopo una vita trascorsa ad Albizzate – porterà “in giro” il suo spettacolo. Venerdì scorso ha aperto il primo fine settimana dell’E… state al Comerio nell’omonimo parco di Busto Arsizio: «Sperando di sopravvivere alla siccità e al caldo. E ogni tanto vengo a cercare ristoro nel Varesotto…».